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12 Agosto 2025
18:30

Le 5 malattie più comuni nei gatti: di cosa soffrono i mici come riconoscere le patologie più diffuse

Gatti di tutte le età possono soffrire di malattie comuni come gengivite, insufficienza renale cronica e toxoplasmosi. Conoscerne sintomi e rischi aiuta a intervenire tempestivamente evitando le conseguenze più spiacevoli di queste patologie.

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Anche vivendo in casa e ricevendo tutte le attenzioni possibili dalla propria famiglia, i gatti possono ammalarsi, anche in maniera grave. Le patologie più frequenti sono l’herpesvirus e il calicivirus, due virus che rappresentano insieme la stragrande maggioranza dei casi. Mentre il 10–20% delle infezioni è dovuto ad altre cause come gengivite nei gatti e insufficienza renale cronica.

Vediamo come riconoscere tempestivamente queste malattie e in che modo intervenire per evitare conseguenze spiacevoli.

Stomatite

La stomatite è una delle patologie più insidiose per il gatto, e purtroppo anche una delle più comuni. Si tratta di un’infiammazione dolorosa del cavo orale che colpisce gengive, lingua e mucose e solitamnete le persone non riescono a comprenderne subito la gravità. Se non trattata può provocare difficoltà a mangiare e condurre il gatto a una sensibile perdita di peso, oltre che determinare una sofferenza cronica nel povero micio.

Nel suo stadio iniziale può presentarsi come una comune malattia parodontale ma se non trattata può comportare conseguenze gravi, fino a indurre il gatto al rifiuto del cibo, soprattutto di quello secco.  Nelle fasi iniziali produce alitosi, arrossamento delle gengive e delle mucose, e sanguinamento nella zona orale.

La malattia non è fatale di per sé, ma se trascurata a lungo può evolvere in forme più gravi che possono mettere in pericolo la salute del micio. Uno studio britannico pubblicato nel 2024 sul Journal of Small Animal Practice mostra un'alta prevalenza di gengivite: affligge il 46% dei gatti dai sei anni di età. Più il gatto è anziano, più è probabile che soffra: dal 24,5% dei gatti sotto un anno al 56,3% dei gatti dai cinque ai sei anni.

Insufficienza renale cronica

L'insufficienza renale è caratterizzata dalla ridotta funzionalità dei reni, e quando questa situazione si cronicizza  significa che il danno renale è già molto esteso. I sintomi tipici includono aumento della sete e della minzione, perdita di peso, pelo opaco, mancanza di appetito e, nei casi più avanzati, letargia e vomito. Questa condizione può ridurre notevolmente l'aspettativa di vita se non trattata correttamente.

A complicare il tutto c'è che non esiste una cura. La terapia consiste prevalentemente nel reidratare l’animale mettendo sempre a disposizione acqua fresca e preferendo il cibo umido a quello secco. L’insufficienza renale cronica si riscontra più frequentemente nei gatti anziani. Le cause possono essere malformazioni dei reni (malattia del rene policistico), fenomeni degenerativi quali l’amiloidosi, infezioni batteriche, neoplasie e calcolosi renale.

Rinotracheite virale felina (Herpesvirus felino tipo 1)

Se il gatto starnutisce spesso, uno dei motivi potrebbe essere proprio la rinotracheite virale felina. Si tratta di una infezione del tratto respiratorio superiore causata dall'Herpesvirus felino di tipo 1 e può essere estremamente contagiosa tra i gatti.

I sintomi includono starnuti, secrezione nasale e oculare, congiuntivite, febbre e, nei casi gravi, accompagnati da perdita di appetito e ulcere corneali. La morbilità è rara nei gatti adulti, ad essere più esposti sono i cucciolo e gli individui immunodepressi.

Quasi ogni gatto domestico è infetto o è stato esposto al virus a un certo punto della sua vita, e circa l'80% di quelli che si infettano sono portatori latenti a vita. Il virus infatti non si manifesta subito ma può rimanere nascosto al sistema immunitario e riemergere in condizioni di stress o malattia.

Calicivirosi

Il calicivirus è comunemente concomitante con la rinotracheite virale ed è parte di un complesso di malattie respiratorie nel gatto. Provoca sintomi analoghi alla rinotracheite: febbre, starnuti, secrezione nasale, e anche ulcere orali, dolore intermittente, fino ad arrivare alla zoppia. Alcune forme particolarmente gravi provocano malattie sistemiche molto estese.

Herpesvirus e calicivirus insieme sono responsabili della maggioranza delle infezioni respiratorie nei gatti, con meno del 10-20% dovuto ad altre cause. La patologia di solito non mortale nei gatti adulti e in buona salute, tuttavia per un gattino debilitato o un individuo particolarmente fragile può essere fatale.

Toxoplasmosi

La toxoplasmosi è un'infezione causata da un piccolo parassita, il Toxoplasma gondii. Nei gatti, la maggior parte delle volte si presenta senza sintomi evidenti, con qualche sintomo aspecifico come febbre, rifiuto del cibo, letargia. Una minoranza di mici manifesta anche difficoltà respiratorie o problemi neurologici.

Gli animali sani hanno un basso rischio di mortalità mentre gli individui immunocompromessi soffrono di una maggiore mortalità a causa dell'infezione. Il parassita responsabile della malattia è diffuso in tutto il mondo e ha nel gatto il suo ospite definitivo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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