
In queste settimane sui social di tutto il mondo si stanno diffondendo video dell'addestratrice Jessica Radcliffe uccisa da un’orca in un parco acquatico. Questa storia non è vera: si tratta di un caso montato ad arte per ottenere like e visualizzazioni grazie a video creati con l'Intelligenza Artificiale. Nessuna donna con quel nome è stata uccisa dall'orca con cui si stava esibendo, tuttavia, come ogni fake news ben riuscita anche quella di Jessica Radcliffe ha un fondo di verità.
È infatti realmente esistita un'addestratrice uccisa all'interno di un parco acquatico SeaWorld dall'orca con cui lavorava. Il suo nome era Dawn Brancheau.
Chi era Dawn Brancheau, l'addestratrice uccisa dall'orca Tilikum
Il caso che con tutta probabilità ha ispirato la fake news di Jessica Radcliffe è avvenuto nel 2010 e ha come protagonista Dawn Brancheau. Nata nel 1969 in Indiana, Brancheau si innamorò degli animali marini da piccolissima, dopo aver visto l'esibizione dell'orca Shamu all'interno del SeaWorld di San Diego, dove per sei anni l'animale fu l'attrazione di punta.
Nonostante il mare fosse lontano migliaia di chilometri dalla piccola Brancheau, nata nell'entroterra degli Stati Uniti, lei continuò a sognare le orche e l'interesse per i mammiferi marini la portò a laurearsi in psicologia e comportamento animale all'Università della Carolina del Sud.
Subito dopo la laurea iniziò a lavorare con in diversi parchi acquatici statunitensi a stretto contatto con delfini e leoni marini, fino ad approdare nel 1994 al SeaWorld di Orlando, quando aveva 25 anni. È a questo punto che inizia a lavorare con le orche.
Per 15 anni si esibisce in vasca davanti a migliaia di spettatori paganti. Nel gruppo di orche di cui è responsabile c'è anche Tilikum, un maschio catturato in Islanda nel 1983 e arrivato a Orlando nel 1992. Fino alla sua morte Tilikum era la più grande orca in cattività, e anche la più irrequieta. Delle 4 morti umane attribuite alle orche ben 3 sono state imputate a lui, e una all'orca Keto.
Le orche non attaccano mai gli esseri umani in mare, fatta eccezione per le imbarcazioni che attraversano lo Stretto di Gibilterra, probabilmente perché non ci considerano in alcun modo delle potenziali prede. Il discorso però cambia quando parliamo di orche rinchiuse in cattività e sottoposte a un ambiente per loro totalmente innaturale e stressante, costrette ad azioni ripetitive come le esibizioni nei parchi acquatici.
Tilikum, nato in libertà, era probabilmente molto recalcitrante rispetto a questa vita. La sua prima aggressione mortale risalirebbe addirittura al 1991, quando si trovava al Sealand Pacific, in Canada. Qui la studentessa 20enne Keltie Lee Byrne scivolò nella vasca delle orche dove annegò. La morte della giovane però venne attribuita a Tilikum solo molti anni dopo, a seguito di altri incidenti come quello che coinvolse nel 1999 il senzatetto Daniel P. Dukes, anche lui accidentalmente scivolato nella vasca di Tilikum mentre si trovava nel SeaWorld. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo sarebbe morto annegato, ma anche in questo caso indagini successive avrebbero evidenziato segni di morsi e mutilazioni sul cadavere attribuibili all'orca.
Nonostante questi episodi, Tilikum e Brancheau nei lunghi anni trascorsi insieme all'interno del SeaWorld non ebbero mai problemi, questo almeno fino all'incidente del 24 febbraio 2010.
Come è morta l'addestratrice Dawn Brancheau: trascinata per i capelli sott'acqua
Al termine di uno dei consueti spettacoli la donna, all'epoca 40enne, sarebbe caduta nella vasca, e a quel punto sarebbe stata "ferita mortalmente da una delle balene", come affermò un portavoce del parco acquatico. Quella prima ricostruzione però non convinse fin da subito.
Secondo le testimonianze degli spettatori, appena finita l'esibizione la donna stava strofinando Tilikum come parte della routine post-spettacolo quando l'orca l'ha afferrata e trascinata sott'acqua. Secondo la testimonianza rilasciata dalla spettatrice Susanne De Wit al NewYorkPost nel 2010, Tilikum afferrò la donna per la spalla e i capelli trascinandola in acqua.
Per oltre 40 minuti Tilikum strinse tra Brancheau tra le fauci mentre la faceva girare all'interno della piscina. A nulla servirono i tentativi degli operatori del parco di distrarre l'orca con cibo e rumore. Quando il corpo della donna fu recuperato non si potè fare altro che constatarne il decesso. Leggendo il rapporto dell'autopsia emerge che l'addestratrice è morta per annegamento e trauma da corpo contundente.
In memoria dell'addestratrice dell'Indiana è stata creata la Dawn Brancheau Foundation, attiva ancora oggi.
Perché Dawn Brancheau ha ispirato i video fake di Jessica Radcliffe
È stato questo il caso che con tutta probabilità ha ispirato la fake news di Jessica Radcliffe. Entrambe bionde e morte a causa dell'orca con cui si esibivano all'interno di un parco acquatico. La triste storia di Brancheau era il terreno fertile in cui i truffatori del web hanno piantato il loro seme.
In realtà le due storie sono accomunate solo da un elemento reale: gli animali selvatici non dovrebbero mai essere rinchiusi in cattività.