
Quando a giugno i volontari della Sea Shepherd hanno salvato una tartaruga in difficoltà al largo di Praiano, nella Costiera Amalfitana, non sapevano ancora di avere fatto un salvataggio unico nel suo genere.
Si trattava di una tartaruga di Kemp, la specie più rara al mondo che in un lungo viaggio dal Golfo del Messico era arrivata in Campania, dove si era poi trovata in difficoltà, tanto da rendere necessario l'intervento degli esperti.
A breve finalmente tornerà libera e il suo rilascio in natura segnerà un nuovo inizio per il monitoraggio della tartaruga più piccola e minacciata del mondo. Lo anticipa a Fanpage.it il presidente di Sea Shepherd Andrea Morello: "Questo episodio ci insegna che dobbiamo allearci tutti insieme per un futuro di sostenibilità ecologica vera, interdipendente tra esseri umani e altri animali".
Com'è arrivata la tartaruga più rara del mondo in Campania: il video del salvataggio
Lo scorso giugno, una rarissima tartaruga di Kemp, la più rara e minacciata del mondo è arrivata nelle acque di Praiano, in Costiera Amalfitana, dove è stata recuperata in difficoltà recuperata dall'equipaggio del Plaghia Charter e poi affidata al personale di Sea Shepherd, associazione che ha l'obiettivo di tutelare il mare e i suoi abitanti.
La tartaruga non è una Caretta caretta, la specie più diffusa nelle nostre acque, ma una tartaruga di Kemp (Lepidochelys kempi), famosa per essere la più rara del mondo. Questa circostanza ha reso il salvataggio ancora più importante ai fini della conservazione.
Grazie al contributo degli esperti della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, la tartaruga è stata portata nel Centro di recupero di Portici, un vero e proprio ospedale dove questi animali vengono curati allo scopo di essere reintrodotti in natura.
Nei prossimi giorni Saphira, come è stata ribattezzata dai suoi salvatori, non solo verrà rilasciata nelle acque di Praiano, ma verrà dotata di un gps allo scopo di seguirne gli spostamenti e monitorarla, così da apprendere ancora meglio le abitudini della specie a cui appartiene.
Durante la convalescenza è emerso che la tartarughina era stata intossicata dalla plastica. Una casistica purtroppo molto comune nelle acque italiane.
Il presidente di Sea Shepherd: "Se muoiono gli oceani moriamo anche noi"
Raggiunto da Fanpage.it il presidente di Sea Shepherd Andrea Morello ha spiegato il valore di questo salvataggio: "Saphira non è solo una tartaruga che torna al mare, è il simbolo di resilienza tra l'alleanza di scienza, tecnologia e azione diretta. Per questo, ogni volta che un animale come lei, un esploratore, un nuotatore, torna libero nel suo mare, noi dobbiamo ricordarci che la nostra salute e quella degli oceani sono inseparabili. Noi viviamo in interdipendenza con gli animali del mare, per questo se muoiono gli oceani moriamo anche noi".
Chi è la tartaruga di Kemp e perché è così rara
La tartaruga di Kemp (Lepidochelys kempii) appartiene alla famiglia Cheloniidae e si distingue per le dimensioni decisamente ridotte rispetto alle altre specie. Questa specie nidifica quasi esclusivamente sulle coste del Golfo del Messico, e lungo alcune spiagge del Texas. Gli esemplari più giovani possono talvolta essere trascinati dalle correnti fino all’Atlantico settentrionale e spiaggiarsi in regioni più a nord.
È nota per essere la più piccola tra le tartarughe marine, con adulti raggiungono in media i 60-70 centimetri e un peso che può arrivare a 45 chilogrammi.
La vera caratteristica però è la rarità di questa specie è legata a diversi fattori. L’area di nidificazione è estremamente ridotta, e nell'ultimo secolo la popolazione ha subito un crollo drammatico a causa della caccia illegale, delle cattura accidentali e dell'inquinamento da plastica. Oggi è classificata come “in pericolo critico” dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
