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5 Dicembre 2025
15:28

La storia di George: l’uistitì che viveva in gabbia e ora vive in libertà

Un piccolo marmoset era tenuto prigioniero nello scantinato di una casa. Come molti selvatici era stato comprato sul mercato nero e ora vive libero in un santuario che ospita centinaia di specie salvate dal mercato illegale.

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George (credit: Humane World for Animals)

Quando fu creato il Black Beauty Ranch nel 1979 a Murchison, in Texas, l'idea del suo fondatore Cleveland Amory, un attivista per i diritti umani, era quella di riuscire a dare di nuovo la libertà che avevano perso gli animali messi in cattività dagli uomini. All'epoca Amory aveva subito volto lo sguardo ai tanti selvatici privati della dignità di esseri viventi e forse già immaginava che sarebbero state tante le specie che avrebbero potuto avere una speranza di vita migliore nei 1400 acri del santuario.

Oggi in quel luogo che ospita 650 individui è arrivato anche George, un uistitì che le Forze dell'ordine del Wisconsin avevano recuperato nel seminterrato di una casa, dopo diverse segnalazioni, da una situazione drammatica: il marmoset, altro nome di questa specie, era tenuto dentro una gabbia nello scantinato e non aveva mai visto la luce del sole.

Pochi giorni dopo il suo recupero, la scimmietta è stata portata al ranch in Texas, dopo aver affrontato un viaggio in aereo che è stata la sua ultima esperienza traumatizzante. Dopo aver affrontato la visita veterinaria e ricevuto le cure necessarie, il personale del santuario lo ha prima messo in un recinto accanto all'area dove vive una femmina della sua specie: Cali, una uistitì recuperata dal commercio di animali selvatici.

Il rapporto tra i due, però, non è decollato all'inizio: gli esperti hanno notato che Cali e George non avevano molte interazioni e ciò, fondamentalmente, era dovuto all'essere ancora entrambi chiusi in un perimetro delimitato. Nel momento in cui i due marmoset sono stati introdotti nelle vaste aree del santuario in tutta libertà è iniziato il loro vero percorso di conoscenza e sono arrivati a scambiarsi "gentilezze", ovvero a pulirsi a vicenda che è un comportamento tipico di questi animali che si fanno del grooming l'un l'altro.

A riportare questa storia anche in Italia è stata l'organizzazione internazionale Humane World for animals che ha anche reso note le attuali condizioni dei due esemplari attraverso le parole di Sue Tygielski, Direttrice del Black Beauty Ranch: “Cali e George si sono adattati bene alla loro vita insieme. Cali è sicura di sé e curiosa nei confronti di George, che ama andare a caccia di manghi, il suo cibo preferito. Li vediamo spesso toelettarsi a vicenda, il ché è un buon segno perché stanno rafforzando il loro legame e imparando a godere della reciproca compagnia, come farebbero in natura. Gli uistitì, come tutti i primati, sono estremamente intelligenti e hanno bisogni sociali e fisici complessi. Se costretti a condurre un’esistenza solitaria come animali domestici, vengono privati degli stimoli mentali di cui hanno bisogno, della compagnia dei loro simili, dell’esercizio fisico e di una corretta alimentazione. Cali e George sono fortunati perché non dovranno mai più vivere rinchiusi come animali domestici e potranno finalmente comportarsi come gli animali selvatici che meritano di essere”.

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Due marmoset (foto d’archivio)

Gli uistitì sono dei mammiferi primati che appartengono al genere Callithrix e il cui habitat principale sono le foreste pluviali e i boschi del Sud America, in particolare in Brasile, in Ecuador e nel Perù orientale. Diverse popolazioni abitano l'Amazonia e da tempo sono prede del commercio illegale di animali esotici. Anche in Italia ci sono stati casi in cui sono avvenuti sequestri per detenzioni clandestine, come avvenuto nel maggio del 2022 quando i Carabinieri Forestali di Imperia trovarono un individuo nei pressi del bivio per Torre Paponi, sulla strada provinciale per Pietrabruna. L'animale era in buone condizioni di salute e si ritenne che fosse stato abbandonato o fosse riuscito a sfuggire da chi lo teneva illegalmente.

E' proprio l'estetica particolarmente curiosa agli occhi umani che fa sviluppare interesse da parte delle persone che vanno a foraggiare il mercato nero. Il marmoset mediamente non misura più di quaranta di centimetri, compresa la coda che è più lunga del corpo e non è prensile. Un caso venuto alla ribalta internazionale degli ultimi tempi è stato quello di un individuo in Scozia che era tenuto come "animale da compagnia": viveva in una gabbia per uccelli, era sottopeso e aveva sviluppato una dipendenza dai marshmallow.

In tutto questo non aiuta nemmeno la distribuzione di contenuti sui social che hanno per protagonisti questi animali, come quello che mostrava un soggetto della specie Mico argentatus, ovvero un raro uistitì argentato, che difficilmente supera i 400 grammi di peso. Il diffondersi del video in cui si vedeva l'esemplare era accompagnato da commenti che lo tacciavano di essere un elfo, uno strano abitante delle tenebre e c'è anche ci aveva tirato in ballo persino una creatura della mitologia filippina che si dice esca di notte per succhiare il sangue dalle ombre delle sue vittime: il Sigbin.

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