UN PROGETTO DI
26 Giugno 2025
13:23

La storia di Daniele e dei suoi cani Tobi e Loui: dalla strada a una casa in cui iniziare una nuova vita

Daniele viveva in strada con i suoi compagni di vita a quattro zampe. Grazie all'aiuto dell'Asl 1 di Napoli che ha ospitato i cani nel canile comunale, ai Medici di strada che gli hanno trovato un piccolo appartamento in cui stare e al coordinamento di Roberta Gaeta, consigliera regionale con delega al Benessere animale l'uomo ha potuto affrontare un secondo intervento chirurgico e ora ha un posto dove stare insieme agli animali. "Cerco lavoro: la nostra vita è cambiata"

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Tobi a sinistra, Daniele e Loui steso a terra

"Adesso andiamo a casa". Sono le parole che Daniele ha sussurrato ai suoi cani, Tobi e Loui, con cui fino a nemmeno un mese fa, e per anni e anni, ha sempre vissuto in strada a Napoli. Dopo aver provato l'emozione di ritrovarli dopo un periodo di separazione a causa di un ricovero, finalmente il momento che Daniele aspettava da giorni è arrivato: oggi ha potuto dare la grande notizia ai suoi compagni di vita. Tutti e tre, infatti, hanno ora la possibilità di vivere in un piccolo appartamento in centro storico grazie alla sinergia che si è creata tra Medici di Strada, Asl 1, il il servizio Tutela dell'Ambiente, Salute e Paesaggio del Comune di Napoli e con il supporto e coordinamento della consigliera regionale con delega al Benessere animale Roberta Gaeta.

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Il momento del ricongiungimento insieme agli operatori della Asl 1 e a Roberta Gaeta, consigliera regionale con delega al benessere degli animali

Questo momento nella vita di Daniele rappresenta la fine di una storia e l'inizio di un'altra, il cui futuro è ancora da scrivere ma ora ci sono tutti i presupposti perché qualcosa davvero cambi in meglio. "Sono stato aiutato da persone eccezionali che mi hanno dato modo di effettuare il secondo intervento che dovevo subire – racconta il 49enne – tutelando contestualmente i miei cani che nel frattempo sono stati ospitati di nuovo al canile comunale e ora siamo di nuovo insieme… e anche in una casetta".

Non è la prima volta, infatti, che istituzioni e associazioni si muovono insieme per dare aiuto a chi, come Daniele, davvero mette davanti il benessere dei propri compagni a quattro zampe anche rispetto al proprio. Il 29 marzo dell'anno scorso l'uomo era stato irremovibile: continuava a rifiutare il ricovero non sapendo a chi lasciare i suoi cani. In quell'occasione la sua storia era emersa dall'intricato tessuto delle città in cui si incrociano a volte giudizi non sorretti da corrette valutazioni nei confronti di tutti i clochard che vivono con animali a seguito.

Spesso si compie l'errore di fare "di tutta un'erba un fascio", etichettando queste persone o come sfruttatori o elargendo denaro senza poi soffermarsi davvero nel comprendere se realmente i cani sono maltrattati. Su Kodami abbiamo trattato questi temi da entrambe le prospettive: sia mettendo in risalto storie virtuose di relazioni tra cani e persone senza fissa dimora, sia scoperchiando il vaso di quello che è un vero e proprio racket che riguarda lo sfruttamento tanto degli animali quanto degli esseri umani attraverso l'accattonaggio in strada.

E' difficile, quando si parla di queste vite che scorrono tra le pieghe della società, mantenere la dovuta lucidità e andare oltre l'apparenza, riuscendo a comprendere quanto per tanti, come Daniele, la relazione con i cani è il simbolo di un'amicizia che ha un nome, in realtà: famiglia.

Daniele, Loui e Tobi – con Danka, l'altra cagnona che è sempre stata con Daniele e che ora è a casa di un'amica – era stato protagonista di un video reportage che avevamo realizzato su Kodami proprio per raccontare questo aspetto delicato e intimo della vita di chi vive in strada con degli animali al seguito.

Poi avevamo seguito quel primo ricongiungimento che c'era stato a poca distanza dal primo intervento che Daniele aveva fatto, sempre seguito da Medici di strada, associazione di professionisti che volontariamente e gratuitamente offrono assistenza sanitaria a persone senza fissa dimora.

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Daniele, Loui e Tobi hanno condiviso ogni momento della loro vita insieme e oggi è arrivato un momento davvero speciale che può davvero cambiare il loro futuro: il primo ingresso in una casa tutta per loro, in quella che potrebbe essere la loro tana per un lungo periodo, a patto che Daniele riesca a trovare un lavoro che gli consenta di non dipendere da nessuno e trovare la sua autonomia non più attraverso la ‘colletta' in strada.

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Daniele, Loui e Tobi a casa

"Sono pronto a fare qualsiasi cosa. Ora la nostra vita è cambiata: ho superato momenti difficili in passato, ho sempre cercato di non dare fastidio a nessuno – spiega, dopo aver superato la porta del piccolo appartamento per la prima volta insieme ai suoi cani – Voglio restituire la fiducia che mi è stata data e non perdere quest'occasione che consente anche a Loui e Tobi di avere un posto sicuro in cui poter vivere una vita serena".

"La storia di Daniele è rappresentativa di ciò che le Istituzioni e le associazioni possono fare insieme: dare valore alla relazione in ogni sua forma – sottolinea Roberta Gaeta– Ciò avviene quando ci si rende conto che il legame è davvero basato su un profondo rispetto nei confronti degli animali, cosa che accade a molti senza fissa dimora che vivono in simbiosi con i cani. Queste persone però, bisogna ricordarlo, non hanno la possibilità di accedere a strutture pubbliche in compagnia dei loro cani e proprio per questo motivo non accettano di certo di abbandonarli. Bisogna lavorare su questo: predisporre degli spazi che siano compatibili con le esigenze di chi ama gli animali e fare le dovute distinzioni, identificando davvero invece chi li sfrutta e li maltratta. La parola chiave deve essere ‘prendersi cura' e superare la cieca burocrazia che a volte diventa disumana".

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