
I ladri che nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno si sono introdotti in casa dell'ex sindaco di Firenze Dario Nardella tutto si aspettavano tranne che di trovarsi ad affrontare Ginger. La cagnolina, a dispetto delle dimensioni, si è dimostrata molto combattiva, tanto da riuscire a mettere in fuga i ladri.
Come ha fatto Ginger a mettere in fuga i ladri
Il blitz dei ladri in casa dell'ex sindaco di Firenze, oggi europarlamentare, Dario Nardella, sarebbe dovuto filare liscio. Non erano presenti nell'abitazione situata nella zona sud di Firenze né la moglie né i figli, e neppure lo stesso Nardella che in quel momento si trovava a Bruxelles.
C'era però Ginger, cagnolina di tipo Jack Russell di appena 5 chili. I ladri mentre pianificavano il colpo devono aver pensato che non fosse una grande minaccia, ma si sbagliavano, come hanno avuto modo di rendersi conto appena varcata la soglia di casa.
Una volta divelta la recinzione del giardino e forzato la porta del piano terra si sono trovati davanti Ginger che, come ha spiegato al quotidiano La Nazione lo stesso Nardella, si è fatta valere. La cagnolina, piccola ma determinata, ha abbaiato tanto da costringere i ladri ad allontanarsi nel timore di venire scoperti. Alla fine i malintenzionati si sono allontanati con un magro bottino.
Chi è il Jack Russell: il piccolo guerriero coraggioso
Chi conosce bene l'indole esplosiva dei Jack Russell non si sarà sorpreso davanti a questa notizia. I cani di questa razza sono stati selezionati come "cani stanatori" per la caccia alle volpi. Dovevano avere coraggio e resistenza per intrufolarsi dentro le loro tane e portare il bottino al loro umano. Oggi i Jack Russel non accompagnano più le famiglie a caccia ma nei loro geni è ancora scritta quella decisione e testardaggine che li rende dei guardiani inaspettati.
"Non esiterà inoltre a proteggere voi e la vostra casa – spiega l'educatrice cinofile Daniela Grassi – le motivazioni territoriale e protettiva sono molto marcate in lui. Bisogna considerarlo un fiero membro della famiglia, da rispettare e conoscere in ogni sua sfaccettatura e non certo un eterno tenero cucciolo da spupazzare al posto di un peluche".