
Lunedì 7 luglio inizia ufficialmente la Corrida, la tradizionale corsa dei tori per le strade di Pamplona che si tiene ogni anno in onore di San Firmino. Già domenica decine di migliaia di persone hanno affollato la piazza principale della città per celebrare il tradizionale spettacolo pirotecnico che segna l'inizio della festa.
Uno spettacolo apparentemente gioioso che nasconde una lunga tradizione di morte: nessuno dei tori che in questi giorni scenderà per le strade di Pamplona è destinato a sopravvivere.
Quando inizia e quanto dura la Corrida

La Corrida di Pamplona si tiene ogni anno dal 7 al 14 luglio. È considerata "la madre di tutte le feste spagnole", complice anche la straordinaria popolarità internazionale conquistata grazie al ritratto che ne fa Ernest Hemingway nel suo capolavoro Fiesta.
Nel romanzo i protagonisti cercano la vita attraverso la morte, e questa forza distruttrice è la stessa che spinge ogni anno migliaia di persone a correre con tori e buoi per le strade del capitale della regione della Navarra. Una formula esplosiva che ogni anno determina un gran numero di incidenti e centinaia di feriti, e in qualche caso morti. Ogni anno si contano tra i 200 e i 300 feriti, ma nella maggior parte dei casi si tratta di ferite lievi, anche se non manca qualche incornata più grave.
Secondo un'analisi della Reale Accademia di Medicina di Siviglia, negli ultimi 200 anni si sono verificati 57 decessi umani durante le corride, ma a pesare davvero sul bilancio di sangue sono i tori: tutti, anche quelli che sopravvivono alla corsa, sono destinati a morire.
La Corrida si basa sullo sfruttamento e la crudeltà nei confronti dei tori, q per questo la Corrida è sempre stata al centro delle proteste degli attivisti per i diritti degli animali. Dopo lo stop a causa della pandemia, gli attivisti credevano che la corsa sarebbe stata sospesa del tutto, ma così non è stato. Al contrario già nel 2022 quasi 1,7 milioni di persone abbiano visitato Pamplona proprio per assistere alla Corrida. Accorrono sia locali che turisti stranieri, provenienti soprattutto dal Nordamerica.
Cosa succede ai tori che sopravvivono alla Corrida: anche loro vengono uccisi

Durante i 9 giorni di corse sfrenate per la città centinaia di persone restano ferite, e tutti i tori finiscono per essere uccidi. Anche nel caso riuscissero a superare indenni la corsa, infatti, non avrebbero comunque scampo: il loro destino è quello di essere poi condotti all'interno dell'arena per essere finiti dai matador.
Alle 8 del mattino, centinaia di persone corrono fianco a fianco con sei tori e sei buoi addomesticati lungo un percorso di mezzo miglio attraverso le strette strade di Pamplona. La tauromachia che ogni anno va in scena a Pamplona può senza dubbio essere considerato la tradizione più crudele della Spagna, e probabilmente anche d'Europa. Una corsa sfrenata dalla quale le persone escono spesso ferite, e i tori certamente morti. Il tutto con il pretesto di una celebrazione liturgica.