
Sale sull'aereo con il suo Alano gigante e quando il personale le fa notare che non è consentito l'accesso in cabina ad animali così grandi lei si giustifica dicendo che è il suo cane d'assistenza. Alla fine il personale cede e la fa salire sull'aereo, ma la tensione degli altri passeggeri è palpabile.
Il tutto è stato ripreso da un video che sui social ha raggiunto milioni di persone. Secondo gli utenti l'Alano Charlie non sarebbe stato affatto un cane d'assistenza, e la scena sarebbe stata creata ad arte proprio per diventare virale e spingere il profilo della protagonista, l'influencer di Instagram Piêtra Luccas.
Il video virale dell'Alano che sale sull'aereo con l'influencer
Piêtra Luccas è un'influencer con 2,6 milioni di follower su Instagram. Sulla piattaforma condivide soprattutto brevi video della sua vita della sua vita, fatta di giornate in spiaggia e feste, e anche del suo Alano gigante di nome Charlie.

Gli Alani sono la razza più grande in assoluto e gli esemplari da record possono arrivare a pesare fino a 90 kg. Per questo è praticamente impossibile vederne sui voli di linea dove vigono regole molto stringenti per il trasporto di cani. Questi infatti se vengono accolti in cabina devono sempre restare nei loro trasportini, se però sono di taglia media o grande, come nel caso degli Alani, allora devono viaggiare nella stiva dell'aereo all'interno di un kennel.
Charlie invece ha viaggiato tranquillamente in cabina con Luccas sul volo United Airlines. L'unico motivo che può portare l'Alano a salire sul volo è che sia stato considerato non come un semplice cane, ma come un cane d'assistenza, un animale cioè in grado di dare supporto al suo umano affetto da un disturbo di natura psicologica o fisica. Luccas però non ha esplicitato il motivo che renderebbe Charlie un cane d'assistenza.
In un video postato sulla sua pagina l'influencer si è limitata a riprendere la conversazione con il personale di bordo, sorpreso alla vista dell'Alano gigante, e anche la reazione degli altri passeggeri, indignati alla vista dell'animale.
Il caso di Luccas però non è il primo: anche Gabriel Bogner, un creator 27enne è stato recentemente criticato allo stesso modo per aver trasportato il suo Alano di 63 kg, Darwin, su un Airbus da Los Angeles a New York City. Anche questo gigante a quattro zampe, che necessitava di più posti a sedere durante il viaggio attraverso il paese, era stato segnalato come animale di servizio per Bogner, che convive con il morbo di Crohn.
Chi sono i cani d'assistenza e come sono considerati dalla legge
I cani d'assistenza sono cani formati per essere do supporto per le persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali. Sono diversi dai cani guida che invece sono addestrati in maniera specifica per aiutare le persone cieche.
I cani d'assistenza invece a seconda della formazione specifica ricevuta possono supportare persone con depressione, nello spettro autistico, oppure anche malati di diabete e altre patologie. I cani d'assistenza devono ottenere una certificazione che dà loro ufficialmente questa qualifica in modo da poter seguire l'umano con bisogni specifici anche in luoghi dove normalmente l'accesso ai cani è interdetto, come nel caso dei treni, di alcuni negozi, e anche degli aerei.
Proprio la possibilità di poter portare sempre con sé il proprio cane, magari evitandogli uno stressante viaggio nella stiva dell'aereo, ha portato un gran numero di persone a richiedere la certificazione anche senza una reale necessità dato che negli Stati Uniti è facilmente accessibile. Questa critica è proprio la stessa che è stata rivolta anche all'influencer Luccas.
In Italia invece le cose stanno un po' diversamente: il loro apporto non è pienamente riconosciuto in Italia. Attualmente è previsto l'accesso sui mezzi pubblici e nei luoghi aperti al pubblico per i soli cani guida per persone non vedenti, mentre non esiste una regolamentazione specifica per i cani d'assistenza che pure svolgono una funzione vitale per moltissime persone. Solo recentemente la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha fatto sapere di aver inserito nella Legge di Bilancio un provvedimento apposito che mira a parificare i cani di assistenza ai cani guida.