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20 Giugno 2025
8:54

Il governo lituano vuole uccidere un orso, ma i cacciatori si rifiutano di sparare: “Non ha fatto nulla di male”

Una giovane orsa è apparsa nei sobborghi di Vilnius e il governo lituano ha ordinato di abbatterla, ma i cacciatori si sono rifiutati: l’animale non era né aggressivo né pericoloso.

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Foto di repertorio

Nei giorni scorsi, un giovane orso bruno è comparso tra le strade della periferia di Vilnius, la capitale della Lituania. Una scena insolita, che ha naturalmente attirato la curiosità dei cittadini, ma anche l'attenzione del governo e delle autorità, comprensibilmente preoccupati per la presenza del grosso carnivoro in città. Ma l'apparizione dell'orso – una femmina di circa due anni – ha anche scatenato una controversia nazionale.

Per almeno un paio di giorni l'orso ha girovagato per le strade e tra le abitazioni, il tutto mentre veniva inseguito da curiosi armati di smartphone e, a un certo punto, anche da droni. Lo stesso governo, temendo per la sicurezza pubblica, aveva quindi deciso di emettere un ordine di abbattimento. Una decisione che ha immediatamente incontrato la ferma opposizione di chi, quell'ordine, avrebbe dovuto eseguirlo: i cacciatori.

La reazione dei cacciatori: "Era solo spaventata, non ha fatto nulla di male"

L'associazione lituana che rappresenta i cacciatori e pescatori del Paese, ha espresso "sgomento" di fronte alla scelta delle autorità. Ramutė Juknytė, amministratrice dell'associazione, ha dichiarato all'Associated Press: "Era una bellissima femmina giovane, spaventata ma non pericolosa. Non sapeva come uscire dalla città, ma non ha fatto nulla di male". E ha aggiunto che i cacciatori si sono rifiutati di premere il grilletto, consapevoli del fatto che in Lituania vivono pochissimi orsi bruni, una specie protetta sia a livello nazionale che europeo.

L'orso bruno (Ursus arctos) è una specie autoctona della regione baltica. Fino al XIX secolo popolava regolarmente le foreste lituane, ma è stato progressivamente sterminato come accaduto in diverse altre regioni europee. Solo recentemente ha iniziato a far timidamente ritorno, con alcuni piccoli nuclei ormai stabili sia in Lettonia che Bielorussia. Gli individui che raggiungono la Lituania, come questa giovane femmina, sono per lo più giovani in dispersione alla ricerca di nuovi territori.

Un ritorno e una convivenza possibili

L'avvistamento di un orso a Vilnius è un evento sicuramente insolito, ma anche il segnale che questi animali stanno tentando di riconquistare gli spazi perduti. In un contesto simile, la risposta delle autorità appare in contrasto con le politiche di conservazione della biodiversità. È vero, un orso in città rappresenta un grosso rischio, lo sappiamo bene qui in Italia, ma è altrettanto vero che abbattere un animale che non ha mostrato aggressività, senza alternative, equivale a negare ogni possibilità di convivenza.

Ma la sorpresa più grande, questa volta, è stata proprio la reazione dei cacciatori, spesso in prima linea quando si tratta di ricorrere ai fucili in risposta a qualsiasi necessità di gestione e convivenza con la fauna selvatica. In questo caso – un po' a sorpresa – sono invece stati proprio loro a difendere il diritto alla vita di un animale vulnerabile, probabilmente solo un po' spaesato, rifiutandosi di eseguire un ordine di abbattimento che reputavano ingiusto.

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