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21 Agosto 2025
12:00

Il cane percepisce che stiamo per partire? Come fa a capirlo e cosa fare per evitare il trauma del distacco

Un cane sa benissimo quando stiamo per lasciarlo da solo e non dipende solo dal vederci preparare le valigie ma dalla comprensione profonda che ha del nostro stato d'animo. A seconda della relazione che abbiamo con Fido le reazioni saranno differenti da soggetto a soggetto ma ciò che conta è aver instaurato un rapporto di fiducia che consente al cane di provare meno disagio dovuto alla separazione.

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Non potete non notarlo: anche il cane più abituato a rimanere da solo manifesta chiaramente il suo disappunto al nostro allontanamento da casa. Lo si può capire già quando si preparano le valigie: Fido assume un comportamento diverso dal solito, se non altro già solo nell'attesa di comprendere se verrà con noi o meno. In realtà i cani lo capiscono subito se verranno con noi, sapendo benissimo quali sono i segnali predittivi che riconoscono a seconda di ciò che facciamo mentre stiamo preparando l'occorrente per il viaggio.

Un cane sa esattamente quali sono i "suoi bagagli" e quali i nostri, cosa ci portiamo dietro a seconda se verrà con noi o meno e tutto ciò avviene semplicemente perché "il miglior amico dell'uomo" passa la maggior parte del tempo ad osservarci e conosce profondamente le nostre abitudini e la routine che applichiamo con lui in ogni occasione che scandisce la vita in comune.

Fatta questa doverosa premessa, che attiene oltretutto non a mere ragioni istintive ma che vuole mettere già in evidenza le capacità cognitive del canis lupus familiaris, è legittimo chiedersi cosa si può fare per garantire al cane che il distacco non sia vissuto in modo traumatico.

Alcuni soggetti, infatti, vivono quella che in medicina veterinaria comportamentale viene chiamata "ansia da separazione" e la maggior parte, comunque, può provare una sensazione di disagio che li rende tristi nel vederci andare via.

E' bene subito dire che un cane che soffre di un disturbo comportamentale quale è l'ansia da separazione non va lasciato solo da un momento all'altro (ma nemmeno un soggetto "normo comportamentale comunque) e che se ci si trova in questa situazione il lavoro da fare è preventivo e necessita del supporto di un veterinario esperto in comportamento che valuti singolarmente il caso, andando ad analizzare non solo la "reazione" del cane ma tutta la sistemica familiare, ovvero anche il modo in cui l'umano di riferimento si relaziona con l'animale.

In questo articolo, dunque, nella consapevolezza che ogni binomio e ogni famiglia in cui si vive con un cane è una storia a sé, proviamo a delineare dei consigli che però non possono essere calati nel quotidiano in modo peculiare ma che si attengono a delle "buone prassi" generiche.

Quali comportamenti fanno capire al cane che stiamo per partire

Bastano pochi gesti, non solo quelli evidenti come il preparare le valigie. Il modo in cui iniziamo a girovagare in casa, l'orario in cui ci svegliamo se è diverso dal solito, anche solo prendere il mazzo di chiavi della casa delle vacanze in quell'armadietto che apriamo solo quando appunto si sta per partire. Fido conosce ogni nostra mossa ma soprattutto sa perché la fate. E non è una "magia" o perché "vi legge nella mente". I cani hanno sviluppato nel corso di un percorso di co evoluzione che dura da almeno 30/40 mila anni una grande capacità nel comprendere quali sono le nostre intenzioni e anche nel riuscire a prevedere l'esito delle nostre azioni, riflettendo su che effetto avranno su di loro. Sono ormai decenni che si studia l'universo canino e si è anche scoperto quanto le nostre emozioni vengono assorbite dai nostri compagni a quattro zampe, attraverso un fenomeno che viene chiamato "osmosi emozionale" e che si traduce in un vero e proprio contagio emotivo tra le due specie.

Il presupposto da cui partire è sapere che i cani sono dotati di emozioni (primarie e anche complesse) e cognizioni. Proprio rispetto all'uso del cervello è stato anche dimostrato che hanno una vera e propria "teoria della mente", come noi umani. Significa che hanno rappresentazioni mentali e riescono anche a capire le intenzioni e gli obiettivi degli umani come dimostrato ad esempio in uno studio pubblicato sulla rivista Animal Cognition.

I gesti che noi facciamo, dunque, sono solo la parte finale di ciò che un cane percepisce e che deriva anche dalla sua capacità di "leggere" il nostro stato d'animo in base all'odore che emaniamo. Non bisogna scordare, infatti, che l'olfatto è il senso elettivo del nostro compagno a quattro zampe e attraverso di esso carpisce informazioni attraverso le quali legge il mondo e, di conseguenza, anche noi.

Cosa prova un cane quando stiamo per partire

Il cane è un animale altamente sociale, come noi umani. Come ha scritto l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio su Kodami "sono animali sociali obbligati, ossia la loro etologia impone che per uno sviluppo equilibrato e uno stato positivo un individuo appartenente a questa specie abbia la possibilità di interagire con altri individui. Questo aspetto è vitale per i cani, come d’altro canto lo è per noi. Per questo l’isolamento prolungato ha conseguenze importanti sul comportamento del cane, è fonte di molti problemi generati da stress, ansia, noia e irritazione, come poi è per tutte le carenze fondamentali".

Ciò detto, entrare nella mente del cane nel momento in cui ha realizzato che sta per avvenire una separazione dalla sua persona di riferimento significa comprendere che gli effetti differiscono però da soggetto a soggetto e che dipendono oltre che dal carattere e dalle motivazioni del soggetto anche e principalmente dalla relazione che si è instaurata e dalle abitudini che ha appreso nella vita quotidiana insieme a voi.

Ciò significa che pure di fronte a un cane che mostra una maggiore indipendenza emotiva e pochi sintomi di disagio nel distacco, bisogna aver "lavorato" in precedenza nel rafforzamento di un elemento fondamentale che caratterizza la relazione: la fiducia. Un cane che sa che ogni volta che andate via significa anche che ritornerete è un animale che vivrà al meglio il periodo di lontananza, nella consapevolezza che non è stato "abbandonato" ma che il suo umano di riferimento si è solo separato da lui per un certo periodo. Quel cane, poi, se è stato messo nelle condizioni migliori nel periodo di vostra assenza, ovvero ad esempio se rimane con persone di fiducia con cui già si trova a suo agio, percepirà senz'altro la vostra mancanza ma troverà una sua tranquillità nel contesto temporaneo in cui si trova.

Il senso della vita con un cane è sicuramente avere sin dal principio la consapevolezza che la nostra vita deve adeguarsi a standard e regole diverse che comprendono il benessere psicofisico del cane ma una relazione sana significa anche riuscire a mediare di fronte a situazioni in cui giocoforza può capitare di allontanarsi da Fido e per far sì che ciò non abbia conseguenze su di lui bisogna conoscerne l'etologia in generale  ma soprattutto valutare il singolo individuo e fare un'unica cosa: prevenire in tempo utile.

Mai, dunque, ridursi all'ultimo momento e ricordate che la cosa migliore è sempre quella di consentire al cane di rimanere nel suo habitat, ovvero casa sua, oppure in un luogo a lui noto come può essere la casa di amici o parenti che conosce da tempo e che lo amano e lo rispettano. Prediligete la scelta ad esempio di chiamare un pet sitter, ovvero un professionista che si trasferisce nel vostro appartamento qualora non abbiate la possibilità di chiedere un aiuto a chi vi è più vicino. E se state pensando a una pensione preoccupatevi prima di andarla a vedere, di portare il cane con voi, di fare giornate di inserimento e di essere certi che si tratti di un luogo in cui Fido si trova davvero bene e chi se ne occupa è attento all'espletamento di tutte le sue necessità. Significa che bisogna cercare strutture dove non si offre solo la "certezza" che il cane abbia un box e il cibo ma che vi garantiscano uscite quotidiane, spazi di socialità intra e inter specifica e così via.

La separazione dal proprio gruppo familiare può far emergere anche dei problemi comportamentali che si manifestano con un'ampia gamma di disturbi e comportamenti differenti. I cani soffrono l'ansia da separazione, come accennavamo, una patologia molto diffusa e che li fa sentire come se venissero "abbandonati". L'ansia da separazione nel cane è un sintomo di un disturbo dell'attaccamento. Si manifesta quando il cane viene lasciato solo con abbai prolungati, tremori, stati depressivi o anche minzione in alcune zone della casa. Superare questa condizione non è facile e non esiste una soluzione valida per tutti e per questo, qualora il vostro cane la manifesti, bisogna rivolgersi a un veterinario esperto del comportamento che insieme a un educatore o istruttore cinofilo potrà aiutare voi e il vostro compagno canino a superare questa difficoltà e trovare la modalità giusta per far sì che un allontanamento temporaneo non significhi per Fido la fine del mondo.

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