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3 Giugno 2025
19:54

Quando si può iniziare a lasciare un cane da solo a casa? Come abituare il cucciolo

Ogni cucciolo è un individuo a sé che sta in fase di formazione del carattere che avrà da adulto. Genericamente indichiamo i 4-5 mesi per iniziare a provare a lasciarlo da solo ma bisogna calarsi nella relazione e conoscere il singolo cane per poter dare una indicazione sul percorso corretto. Si parte sempre da brevi momenti di assenza e fondamentale è fare un percorso graduale.

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Ora che è arrivato a casa il nuovo membro della famiglia a quattro zampe deve imparare davvero tante cose. E, essendo un cane e per di più un cucciolo, dovrà affrontare le sfide della vita insieme a individui che fanno parte di un'altra specie, ben diversi dalla mamma e dai fratellini e sorelline che ha appena lasciato per finire tra le vostre mura domestiche. Uno dei momenti più complessi di questa nuova vita avverrà poco dopo che avrà compreso di essere al sicuro, ovvero quando dovrà imparare anche a rimanere da solo. 

Ora proviamo a metterci "nei peli" di quel cucciolo: è piccolo, molto curioso, per noi è un ‘combina guai' simpatico e allegro ma intanto dal suo punto di vista ha appena iniziato ad adattarsi al nuovo contesto in cui si trova e a confidare nelle persone che lo circondano. Nei primi giorni a casa ogni cosa è da conoscere e valutare, ogni rumore è un segnale da interpretare e la presenza della persona che lo ha scelto deve essere costante e coerente: ecco perché si parla di punto di riferimento quando ci si riferisce al ruolo che un essere umano deve avere nei confronti di un cane e di quanto sia importante essere per Fido una fonte di sicurezza.

Ed è proprio nella relazione con il cucciolo su cui si basa il percorso, strutturato e fatto con pazienza, per far sì che il piccolo Fido si senta al sicuro anche quando non ci siete.

Quanti mesi deve avere il cucciolo per rimanere solo a casa

Ogni cane è un individuo a sé e dare delle indicazioni che vadano bene per tutti è scorretto. La storia di ogni cucciolo è fatta di avvenimenti unici che riguardano la genetica, ovvero quanto del suo carattere deriva dai suoi genitori e anche da antenati precedenti, dagli insegnamenti che ha ricevuto dalla madre e dai rapporti con i fratelli di cucciolata e anche la durata delle interazioni con la famiglia d'origine, ovvero quanto tempo ha passato con i suoi conspecifici prima di arrivare nella famiglia umana. Poi c'è il carattere individuale, appunto, nonché le motivazioni di razza che sono presenti anche nei meticci. Insomma, lì dove potremmo dirvi che fino ai 4 – 5 mesi d'età è bene non lasciare il cucciolo da solo, è importantissimo che vi regoliate in base al cane che vi è a fianco e che quindi ne riconosciate la personalità e che sappiate anche che tanto dipende soprattutto dal tipo di relazione che instaurate con l'animale.

Mediamente nelle case i cuccioli arrivano intorno ai tre mesi d'età. E' un periodo della vita molto importante nello sviluppo evolutivo di quello che poi diventerà un adulto e il vostro ruolo è fondamentale: siete il riferimento cui si affida dopo la madre e per lasciarlo da solo è importante impostare un percorso graduale. Il consiglio è di iniziare allontanandovi per pochi minuti e poi di aumentare il tempo di distacco fino a qualche ora. Quando rientrate, sempre, abbiate un atteggiamento normale: salutarsi con affetto è del tutto normale ma non siate eccessivi nel manifestare la vostra gioia quanto vi sembrerà farlo il cucciolo. Il senso è che il vostro atteggiamento, il vostro stato emotivo è ciò che conta di più per far sì che non si verifichi mai ciò che tanti cani patiscono: l'ansia da separazione. Allontanate questo spettro prima di tutto dai vostri pensieri e ciò vi renderà più sereni e di conseguenza è ciò che trasmetterete al vostro cucciolo. Ricordate che tra persona e cane c'è una vera e propria osmosi emozionale, ovvero un contagio emotivo che è alla base del rapporto millenario tra le due specie che si sono co evolute insieme.

Come abituare il cucciolo a rimanere solo in casa

Il processo di abituazione per lasciare il cucciolo da solo in casa, come abbiamo già precisato, deve essere progressivo e basato sulla coerenza da parte vostra e soprattutto dall'aver compreso che si tratta di un individuo in formazione ma già dotato di emozioni e cognizione. Non è più pensabile nemmeno che ci sia ancora, pure addestratori, che dicono che “prima o poi si abituerà da solo”: i cani sono animali sociali che stringono relazioni uniche con la loro persona di riferimento e imparano a vivere la separazione con intelligenza se guidati correttamente, sebbene non la apprezzino mai. L’assenza dev’essere parte, dunque, delle sfaccettature della relazione stessa e così sarà pienamente accettata se Fido comprende che non vi è nulla di pericoloso nel non stare sempre insieme a voi. Anzi, l'opposto sarebbe espressione di un'altra problematica, di una dipendenza affettiva che non ha nulla di positivo. Semplicemente un cane che sa stare da solo è un cane sereno, anche se preferirebbe comunque condividere il tempo con voi.

Come accennavamo, dunque, con un cucciolo (ma anche con un cane adulto preso dal canile, ad esempio e a seconda della personalità del soggetto sempre) è bene iniziare con piccoli passi come pure solo lasciarlo solo in una stanza con voi ancora in casa e mentre è in un assetto di equilibrio, ovvero non è eccitato per un gioco e regna una situazione di calma. Associate anche una parola al vostro allontanamento se volete, anche solo un "torno presto" che potrete riutilizzare poi nel corso della vostra vita insieme quando uscirete di casa e così che Fido sappia già quello che sta succedendo con un ceto anticipo.

Create un ambiente che lo fa sentire a suo agio. Può essere semplicemente lasciargli l'accesso alla stanza dove ha la sua cuccia e lì riporre un indumento che conserva il vostro odore, ad esempio, oppure associare la vostra uscita a qualcosa che lo appaga. In questo caso, sempre ad esempio e riferitevi al vostro veterinario per eventuali intolleranze, allergie e per l'alimento adatto all'età del cucciolo, potreste lasciargli un Kong che lo farà distrarre o, meglio, concentrare su qualcosa che lo appaga enormemente,

Come in tanti altri ambiti della vita e della relazione con il cane, l'importante è creare una routine e rispettare i tempi di Fido: se piange o abbaia ascoltatelo, sta protestando per qualcosa che non gli sta bene e la relazione è fatta di concertazione, come del resto avviene tra noi umani. Non dimenticate che di certo non sta facendo un dispetto se si ‘lamenta' perché non vuole stare da solo ma vi sta dicendo, a suo modo, che ha bisogno dei suoi tempi per capire come mai per noi è possibile stare lontano da lui quando per un cane è davvero difficile comprenderlo e, anzi, la loro capacità di adattamento è prova della grande intelligenza e adattabilità che hanno.

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