
Spesso ci preoccupiamo che il nostro cane, in quanto animale sociale, possa sentirsi solo senza la compagnia di un proprio simile, soprattutto se trascorriamo molte ore fuori casa, magari per lavoro. È un pensiero più che comprensibile e nasce dal desiderio di offrire al nostro amico a quattro zampe una vita più ricca e felice possibile. Tuttavia, se un cane passa gran parte della giornata da solo in casa, prenderne un altro non può essere la soluzione. Sarebbe troppo facile.
Un cane non ha bisogno semplicemente di "qualcuno accanto", ma di tempo di qualità con il proprio umano e il resto della famiglia. Ha bisogno di condividere esperienze, esplorare, conoscere, giocare e costruire una relazione viva, consapevole e reciproca. Aggiungere un secondo cane in una situazione di carenza relazionale non risolve quindi il problema, ma rischia di crearne un altro, ovvero due cani soli e poco stimolati invece di uno.
Adottare un secondo cane, poi, non è mai una scelta da prendere alla leggera, soprattutto se non si ha molta esperienza. Si può fare e può certamente avere un impatto positivo per tutti, ma dovrebbe nascere dal desiderio autentico di accogliere un nuovo membro della famiglia, non dal tentativo di riempire un vuoto o di "tenere compagnia" al primo. E bisogna farlo con grande consapevolezza sia dei vantaggi, ma anche dei possibili rischi. Con due cani, spesso i pro e contro non si sommano, ma si moltiplicano.
Il cane ha bisogno della compagnia degli altri cani?

Il cane è, per sua natura, un animale incredibilmente sociale. Questo significa che ha un bisogno reale e impellente di interagire, comunicare e costruire relazioni, sia con gli esseri umani che con i propri simili. Tuttavia, la socialità non ha bisogno necessariamente della convivenza. Un cane può avere una vita relazionale e sociale molto appagante anche senza dividere la casa con un suo simile, purché abbia occasioni di incontro e interazione come passeggiate, giochi al parco, conoscenze in area cani o semplici interazioni in strada.
Quasi tutti i cani vivono in un contesto familiare fatto di soli umani, ma il loro benessere e la loro vita sociale possono ugualmente essere appagati senza ripercussioni sulla loro salute mentale. Un secondo cane in casa può certamente arricchire la vita del primo, ma questa decisione richiede estrema attenzione. I benefici possono essere tanti, ma anche sfide. La gestione quotidiana, le dinamiche tra i due, l’adattamento e non di meno le spese. Accogliere un secondo cane non è solo "dare un amico" al primo, ma ricostruire un nuovo contesto familiare.
Come capire se il cane si sente solo in casa

Un cane che trascorre troppo tempo da solo in casa e senza stimoli può essere un grande problema. Il nostro amico può infatti manifestare questo disagio attraverso diversi comportamenti, come abbaiare o vocalizzare in modo eccessivo, distrugge oggetti, leccarsi in modo compulsivo, fare i bisogni in casa oppure mostrasi apatico o ansioso quando resta solo e sente la mancanza del proprio umano. Se però vogliamo davvero capire se il nostro cane trascorre troppo tempo da solo, dobbiamo guardare anche e soprattutto a noi stessi.
La prima cosa da fare è chiedersi: quante esperienze condividiamo con lui? Le nostre giornate includono momenti di esplorazione, gioco e attività da fare insieme? O il cane trascorre la maggior parte del tempo in casa e senza fare nulla, anche dopo il nostro rientro? Un cane che vive una vita ricca di stimoli, contatti e attività insieme al suo umano, quando siamo presenti e abbiamo tempo libero, difficilmente si sentirà solo. La solitudine, più che assenza di compagnia, è soprattutto assenza di vera relazione e tempo di qualità trascorso insieme.
Quando il cane è pronto ad accogliere un altro compagno in casa

La convivenza tra due cani può essere un'esperienza bellissima per tutta la famiglia, ma deve essere valutata e soprattutto preparata con cura. Prima di tutto, anche se può sembrare banale, bisogna conoscere davvero il proprio cane, la sua personalità e le sue motivazioni. Dobbiamo chiederci: come reagisce agli altri? È curioso, socievole o tende a evitare i suoi simili? Se mostra segnali di disagio o aggressività, sarà fondamentale scegliere un compagno compatibile ed equilibrato, con buone capacità comunicative e sociali.
I fattori che possono incidere su una maggiore compatibilità sono infatti tantissimi, come esperienze pregresse, età, sesso, taglia e livello di energia. In generale, è di solito molto più semplice far convivere un maschio e una femmina o due femmine, ma non esistono regole assolute: ogni cane è infatti un individuo unico e irripetibile, con i propri pregi e i propri difetti caratteriali. Allo stesso modo, di solito è meglio evitare di inserire un cucciolo accanto a un cane molto anziano: le differenze di "energie" e bisogni possono generare stress a entrambi.
Naturalmente, ogni deve poi poter avere i propri spazi, tempi e risorse. Le regole della "casa" devono essere chiare e coerenti per tutti e in ogni caso la gestione quotidiana sarà inevitabilmente più impegnativa sia per evitare possibili litigi e conflitti che per soddisfare i bisogni e le necessità di entrambi, soprattutto all'inizio. E anche stando molto attenti a tutto, non sempre il risultato è garantito. Una buona convivenza nasce dalla consapevolezza e da un'attenta pianificazione, ma a volte due cani possono semplicemente essere incompatibili e non si può fare molto.
Quali sono i benefici per il cane dell'avere un altro cane in casa

Quando però una nuova adozione è equilibrata, consapevole e di successo, la presenza di un secondo cane è sicuramente un arricchimento enorme per la vita di entrambi, ma anche per la nostra. Ogni cane porta infatti con sé una storia, una personalità e un modo unico di vedere il mondo e interagire con gli altri. Vivere con due cani significa infatti poter osservare due individualità diverse, due sensibilità che si incontrano, due linguaggi che si intrecciano tra loro, con noi e con il resto della famiglia.
La socialità intraspecifica, se ben gestita, può naturalmente favorire il gioco, la comunicazione, la socializzazione e la crescita reciproca. Due cani compatibili e integrati possono sostenersi a vicenda, condividere attività, e sprigionare quella straordinaria vitalità relazionale che deriva dalla natura di animali straordinariamente sociali. Ma accogliere due o più cani significa anche affrontare nuove sfide. Le esigenze, le personalità e le energie si moltiplicano, così come le responsabilità e gli impegni: doppie passeggiate, più attenzioni, più spese.

Differenze di età, salute o motivazioni di razza possono infatti generare necessità diverse da gestire, non solo "doppie". Avere due cani può sicuramente riempire la casa di vita, affetto, emozioni e di movimento, ma richiede tanto equilibrio, molta dedizione e ancora più tempo. Non basta amare i cani, ma bisogna essere pronti ad ascoltare ciascuno di loro come individuo unico, con le proprie emozioni, i propri bisogni e il proprio modo di stare al mondo.
Un cane non ha bisogno di un altro cane per essere felice, ma di essere "visto" dal proprio umano. Ha bisogno di una vita piena, ricca di relazioni, esperienze e rispetto. Ma se la nostra vita, i nostri impegni e le nostre possibilità ci consentono di poter accogliere un secondo compagno a quattro zampe, allora sì, un nuovo cane può diventare non solo un semplice "amico" in più per il primo, ma una nuova, meravigliosa relazione da scrivere tutti insieme.