
Con l'arrivo dell'inverno, in molti si chiedono se il proprio cane possa soffrire troppo per le basse temperature. Spesso, infatti, tendiamo a sottovalutare il freddo per i nostri amici animali, convinti che il loro mantello basti da solo a proteggerli. Ma non è sempre così e anche i cani possono patire il freddo, e in alcuni casi rischiare malanni o ipotermia.
"Un cane che ha freddo può manifestarlo tremando, proprio come accade a noi, oppure rimanendo fermo e rannicchiato", spiega infatti la veterinaria Eva Fonti. "Uno dei modi migliori per capire se sta davvero sentendo molto freddo è toccare le estremità, come orecchie e zampe, che sono le prime a raffreddarsi".
Naturalmente, ogni cane è diverso, non solo per taglia e dimensioni, ma anche per storia e abitudini. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che il freddo per un cane non è lo stesso freddo che sentiamo noi. Noi potremmo sentire freddo già sotto i 15 °C, per un cane – più meno – il freddo comincia sotto i 7-10 grandi. Anche per questo bisogna stare attenti a non esagerare.
Come capire se il cane ha freddo: i segnali

Non tutti i cani reagiscono allo stesso modo al freddo, ma alcuni segnali sono fisiologici e piuttosto evidenti. Il più comune è il tremore, una risposta fisiologica dell'organismo per tentare di produrre calore. Altri segnali includono il corpo rannicchiato, il movimento rallentato, la ricerca di calore (come stare vicino a fonti di calore o accovacciarsi su superfici più calde) e un comportamento generalmente più apatico.
In alcuni casi, come spiega Eva Fonti, le orecchie, le zampe o la coda possono risultare molto fredde al tatto. È il segnale evidente che la temperatura corporea si sta abbassando. Proprio come accade a noi umani, le parti più esterne ed esposte – come appunto orecchie e zampe – sono le prime a raffreddarsi. Anche un respiro più veloce o una leggera rigidità muscolare possono essere indicatori che il corpo del cane sta cercando di reagire al freddo.
A quale temperatura i cani sentono freddo

Non esiste chiaramente una soglia identica per tutti, ma in generale i cani iniziano a percepire freddo sotto i 7-10 gradi, con variazioni dovute naturalmente a taglia, età, salute e tipo di mantello. Secondo Fonti, «per i cani che sono abituati a stare dentro casa potrebbe avere senso coprirli o usare guanti quando escono, soprattutto se sono di piccola taglia e la sera la temperatura scende sotto i 5-7 gradi. Lo sbalzo termico potrebbe creare dei problemi".
Sotto i 5 gradi, quasi tutti i cani iniziano a sentire freddo, e il rischio aumenta se il clima è umido o ventoso. Temperature prossime o inferiori allo zero possono essere molto pericolose soprattutto per cuccioli, anziani e soggetti debilitati. Bisogna, quindi, valutare caso per caso e senza allarmismi, sia in base al contesto domestico e ambientale, ma anche tenendo presente la storia e le caratteristiche individuali del proprio cane.
Come proteggere i cani dal freddo

Il primo accorgimento è naturalmente garantire un ambiente protetto, anche se il cane vive in giardino. "I cani all’esterno devono avere sempre, ed è anche obbligo di legge, un riparo e una cuccia dove stare protetti", ricorda infatti Fonti. I cani che vivono in casa sono già più al caldo, ma in questi casi bisogna evitare di surriscaldarli. Troppi strati o cappottini inutili possono creare disagio o problemi nei movimenti.
"A volte si vedono cani con il cappottino anche a 20 gradi – spiega la veterinaria – ma così si rischia di surriscaldarli, anche perché la loro temperatura corporea è di base più alta della nostra". Cappotti, guanti, stivaletti e protezioni per le zampe, naturalmente possono quindi essere utili quando usciamo, ma solo quando fa davvero freddo, se l'esterno è ghiacciato, e per cani piccoli, cuccioli, anziani o con problemi di salute.
Per i cani che vivono all'aperto è fondamentale che siano anche abituati gradualmente alle basse temperature. "Anche se prendo un cane di taglia grande e lo metto fuori all’improvviso dopo che ha vissuto in casa con la stufa a 30 gradi, sicuramente avrà freddo. L'ideale è mantenere una certa coerenza: i cani abituati gradualmente a stare fuori infoltiscono anche di più il pelo rispetto a chi vive sempre dentro".
Quali sono le razze più sensibili al freddo

Non tutte le razze sono infatti uguali davanti al freddo. "Alcuni cani hanno il sottopelo e altri no, come per esempio i barboncini o i maltesi, anche se sembrano avere un pelo folto", spiega ancora Fonti. "E chi ha il sottopelo è naturalmente più protetto". Le razze nordiche, come Husky, Malamute o Samoiedo, sono le più resistenti grazie al mantello doppio e fitto, capace di trattenere il calore.
Anche i cani da pastore e quelli di taglia grande tollerano meglio il freddo, "anche semplicemente per una questione di massa corporea, peso e massa muscolare", aggiunge Eva Fonti. Al contrario, i cani più piccoli, magri, anziani o malati sono naturalmente i più vulnerabili. Il loro corpo disperde più facilmente il calore accumulato e fa molta più fatica a produrne di nuovo. Maggiore attenzione e buon senso, quindi con i cani di taglia piccola o mini, Levrieri e i cani nudi, sicuramente i più vulnerabili alle basse temperature.