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I gatti domestici hanno conquistato il mondo e vivono praticamente in ogni angolo del pianeta. Eppure, negli Stati Uniti d'America, il paese che con circa 74 milioni di felini domestici ne ospita di più, i mici sono arrivati relativamente da poco tempo. E, come spesso fanno i gatti, lo hanno fatto in grande stile, zampettando tra i ponti delle navi europee. Ma quando, esattamente? Un nuovo studio pubblicato su American Antiquity racconta probabilmente uno dei primissimi tentativi: due gatti imbarcati su un galeone spagnolo nel lontano 1559.
La nave, parte della spedizione del conquistatore spagnolo Tristán de Luna y Arellano, era un tentativo – poi fallito – di fondare una nuova colonia nell'attuale Florida. La spedizione venne infatti travolta da un uragano, che causò l'affondamento gran parte della flotta. E tra i relitti sommersi al largo della costa, gli archeologi hanno trovato anche le ossa di due gatti domestici, un giovane e un adulto. Questi resti potrebbero appartenere ai primi mici della storia a essere entrati nei territori degli attuali Stati Uniti.
Due membri felini dell'equipaggio a tutti gli effetti
Secondo gli antropologi, i gatti avevano un ruolo molto preciso a bordo delle navi: cacciare i topi che infestavano le imbarcazioni. Ma non solo. Dai segni sulle ossa e dalle analisi isotopiche è emerso anche che questi mici mangiavano pesce, carne di maiale, pollo e forse persino manzo. Significa che i marinai condividevano con loro il poco cibo che avevano, segno che i felini erano sì stati imbarcati perché utili, ma anche che venivano nutriti, accuditi e probabilmente "amati" proprio come accade oggi, cosa non proprio scontata per l'epoca.
A quel tempo, infatti, il loro destino sarebbe potuto essere molto diverso. Nella Spagna del Cinquecento – ma anche in buona parte del resto dell'Europa – i gatti domestici venivano talvolta mangiati o scuoiati per le pellicce. Esiste addirittura un ricettario in un libro di cucina spagnolo del 1560 su come preparare il "gatto arrosto". Fortunatamente, non è stato questo il caso: nessun segno di macellazione, nessuna indicazione che i felini a bordo venissero trattati come cibo. Anzi, tutto porta a pensare che fossero membri effettivi dell'equipaggio.
Quando arrivarono i primi gatti in America?

Ma possiamo davvero essere certi che questi due fossero davvero i primi gatti del Nuovo Mondo? Non del tutto. Alcune testimonianze indirette suggeriscono che i gatti sbarcarono probabilmente in America molto prima, forse già quando Cristoforo Colombo arrivò per la prima volta sulle isole dei Caraibi nel 1492. Anche se non vengono citati nei diari e nei registri di bordo e non ci sono prove fisiche, è plausibile che accompagnassero già anche i marinai delle prime colonie spagnole che sbarcarono in Centro America.
Quel che è certo è che poi, nel corso del Seicento, i gatti iniziarono a diventare una presenza stabile nel Nord America. Nel 1607 arrivarono insieme agli inglesi a Jamestown, prima colonia permanente della Virginia. Documenti dell'epoca raccontano che nei periodi di carestia, alcuni coloni furono costretti a mangiare i propri animali domestici, compresi i gatti, per sopravvivere. È probabile, quindi, che i gatti fossero una presenza fissa a bordo delle navi arrivate per la prima volta nel Nuovo Mondo, ma i due descritti in questo studio sono tra i primi pionieri felini.
Dove ci sono gli umani ci sono sempre cani e gatti
Da quel momento, come è accaduto ovunque i mici abbiamo poggiato la propria zampa, hanno poi letteralmente conquistato tutto e tutti. Oggi, solamente negli negli Stati Uniti, vivono circa 74 milioni di gatti domestici e un terzo delle famiglie americane convive con almeno un micio. Una conquista silenziosa, ma capillare, compiuta in appena quattro secoli. Eppure, a prescindere da quando i gatti arrivarono per la prima volta in America dall'Europa, ad attenderli c'era già un altro domestico per eccellenza: il cane.
I cani sono arrivati molto tempo prima dei mici e accompagnano gli esseri umani in America da almeno 15.000 anni, da quando entrarono per la prima volta insieme ai primi migranti che attraversarono lo stretto di Bering dall'Asia. I mici si sono fatti un po' attendere, è vero, ma quando hanno deciso di entrare in scena lo hanno fatto a modo loro: con eleganza, indipendenza e già come parte integrante della famiglia umana. Anche in mezzo all'oceano e nel lontano 1500, alcuni gatti erano già venerati come oggi.