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2 Maggio 2025
14:01

Gli USA sono il paese con più gatti al mondo, ma lì non ci sono sempre stati: la storia del primo micio in America

Tra i resti di un galeone spagnolo affondando al largo della Florida nel 1559 sono state trovate anche le ossa di due gatti domestici, tra le primissime testimonianze dell'arrivo dei mici nel Nuovo Mondo.

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Tra i resti di un naufragio avvenuto al largo della Florida nel 1559 sono stati trovati i resti di due gatti domestici

I gatti domestici hanno conquistato il mondo e vivono praticamente in ogni angolo del pianeta. Eppure, negli Stati Uniti d'America, il paese che con circa 74 milioni di felini domestici ne ospita di più, i mici sono arrivati relativamente da poco tempo. E, come spesso fanno i gatti, lo hanno fatto in grande stile, zampettando tra i ponti delle navi europee. Ma quando, esattamente? Un nuovo studio pubblicato su American Antiquity racconta probabilmente uno dei primissimi tentativi: due gatti imbarcati su un galeone spagnolo nel lontano 1559.

La nave, parte della spedizione del conquistatore spagnolo Tristán de Luna y Arellano, era un tentativo – poi fallito – di fondare una nuova colonia nell'attuale Florida. La spedizione venne infatti travolta da un uragano, che causò l'affondamento gran parte della flotta. E tra i relitti sommersi al largo della costa, gli archeologi hanno trovato anche le ossa di due gatti domestici, un giovane e un adulto. Questi resti potrebbero appartenere ai primi mici della storia a essere entrati nei territori degli attuali Stati Uniti.

Due membri felini dell'equipaggio a tutti gli effetti

Secondo gli antropologi, i gatti avevano un ruolo molto preciso a bordo delle navi: cacciare i topi che infestavano le imbarcazioni. Ma non solo. Dai segni sulle ossa e dalle analisi isotopiche è emerso anche che questi mici mangiavano pesce, carne di maiale, pollo e forse persino manzo. Significa che i marinai condividevano con loro il poco cibo che avevano, segno che i felini erano sì stati imbarcati perché utili, ma anche che venivano nutriti, accuditi e probabilmente "amati" proprio come accade oggi, cosa non proprio scontata per l'epoca.

A quel tempo, infatti, il loro destino sarebbe potuto essere molto diverso. Nella Spagna del Cinquecento – ma anche in buona parte del resto dell'Europa – i gatti domestici venivano talvolta mangiati o scuoiati per le pellicce. Esiste addirittura un ricettario in un libro di cucina spagnolo del 1560 su come preparare il "gatto arrosto". Fortunatamente, non è stato questo il caso: nessun segno di macellazione, nessuna indicazione che i felini a bordo venissero trattati come cibo. Anzi, tutto porta a pensare che fossero membri effettivi dell'equipaggio.

Quando arrivarono i primi gatti in America?

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Molto probabilmente, i gatti arrivarono già con i primi coloni europei. I mici sono da sempre una presenza fissa a bordo delle navi

Ma possiamo davvero essere certi che questi due fossero davvero i primi gatti del Nuovo Mondo? Non del tutto. Alcune testimonianze indirette suggeriscono che i gatti sbarcarono probabilmente in America molto prima, forse già quando Cristoforo Colombo arrivò per la prima volta sulle isole dei Caraibi nel 1492. Anche se non vengono citati nei diari e nei registri di bordo e non ci sono prove fisiche, è plausibile che accompagnassero già anche i marinai delle prime colonie spagnole che sbarcarono in Centro America.

Quel che è certo è che poi, nel corso del Seicento, i gatti iniziarono a diventare una presenza stabile nel Nord America. Nel 1607 arrivarono insieme agli inglesi a Jamestown, prima colonia permanente della Virginia. Documenti dell'epoca raccontano che nei periodi di carestia, alcuni coloni furono costretti a mangiare i propri animali domestici, compresi i gatti, per sopravvivere. È probabile, quindi, che i gatti fossero una presenza fissa a bordo delle navi arrivate per la prima volta nel Nuovo Mondo, ma i due descritti in questo studio sono tra i primi pionieri felini.

Dove ci sono gli umani ci sono sempre cani e gatti

Da quel momento, come è accaduto ovunque i mici abbiamo poggiato la propria zampa, hanno poi letteralmente conquistato tutto e tutti. Oggi, solamente negli negli Stati Uniti, vivono circa 74 milioni di gatti domestici e un terzo delle famiglie americane convive con almeno un micio. Una conquista silenziosa, ma capillare, compiuta in appena quattro secoli. Eppure, a prescindere da quando i gatti arrivarono per la prima volta in America dall'Europa, ad attenderli c'era già un altro domestico per eccellenza: il cane.

I cani sono arrivati molto tempo prima dei mici e accompagnano gli esseri umani in America da almeno 15.000 anni, da quando entrarono per la prima volta insieme ai primi migranti che attraversarono lo stretto di Bering dall'Asia. I mici si sono fatti un po' attendere, è vero, ma quando hanno deciso di entrare in scena lo hanno fatto a modo loro: con eleganza, indipendenza e già come parte integrante della famiglia umana. Anche in mezzo all'oceano e nel lontano 1500, alcuni gatti erano già venerati come oggi.

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