UN PROGETTO DI
5 Giugno 2025
16:53

Gatto ucciso e inchiodato al muro di un oratorio: orrore a Stazzano

A Stazzano, in provincia di Alessandria, un gatto è stato ucciso e inchiodato al muro dell’oratorio. L'associazione AIDAA ha sporto denuncia. Si sospetta un 14enne, ma saranno le indagini a chiarire responsabilità e contesto.

1.092 condivisioni
Immagine
Immagine di repertorio

Un atto di violenza ai danni di un animale ha sconvolto il piccolo comune di Stazzano, in provincia di Alessandria. Il corpo senza vita di un gatto è stato trovato inchiodato al muro dell'oratorio del paese, quasi a simulare una crocifissione. Le immagini che abbiamo scelto di non mostrarvi, diffuse sui social da una residente, hanno comprensibilmente sollevato orrore e preoccupazione e nel frattempo l'associazione animalista AIDAA ha annunciato di aver sporto denuncia. Secondo le prime ricostruzioni, a compiere il gesto potrebbe essere stato un ragazzo di soli 14 anni, ma saranno le indagini delle Forze dell'Ordine a chiarire la dinamica dei fatti e le responsabilità.

Il ritrovamento macabro sul muro dell'oratorio

Il luogo scelto per compiere questo gesto atroce – il muro esterno di un oratorio – ha comprensibilmente amplificato la portata dell'atto di violenza nei confronti dell'animale. L'oratorio è, per definizione, uno spazio di aggregazione giovanile e di educazione ai valori della comunità, soprattutto nei piccoli comuni. Trovare lì un animale presumibilmente ucciso in maniera violenta e poi inchiodato in bella vista amplifica l'episodio e il possibile "significato" che può avere avuto per chi ha commesso una violenza del genere.

Le foto del gatto hanno rapidamente fatto il giro del web e dei social, generando una comprensibile ondata di indignazione e sdegno. Ma al di là dell'emotività, a colpire è anche e soprattutto la freddezza di un'azione deliberata, pianificata e ostentata ai danni di un povero animale indifeso. L'ipotesi che l'autore del gesto possa essere un minorenne, come riportato da voci raccolte da alcuni media locali sulla base di messaggi circolati tra adolescenti nelle chat, inquieta ulteriormente.

La denuncia di AIDAA: "Serve cambio di passo"

Nel comunicato con cui AIDAA ha reso nota la denuncia, l'associazione non si limita a condannare l'episodio, ma lo inserisce in un quadro più ampio di violenza diffusa ai danni degli animali: "Serve un cambio di passo – si legge – perché sempre più giovanissimi sembrano mostrare disprezzo per la vita delle creature più deboli". Un'affermazione che, al di là dell'emotività del momento, richiama alla necessità di un approccio educativo molto più ampio sui temi come il rispetto della vita degli altri animali.

Se davvero l'autore del gesto è un adolescente di appena 14 anni che si vanta di un comportamento tanto crudele e violento, evidentemente testimoniano che qualcosa non ha funzionato nel sensibilizzare e trasmettere empatia e rispetto nei confronti di ogni forma di vita. Non è solo un gatto ucciso a sangue freddo, ma il segnale di qualcosa di molto più profondo e che non può essere fermato solo con legge e pene più severe nei confronti di chi maltratta o uccide animali.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views