UN PROGETTO DI
10 Agosto 2025
10:10

Escursionisti vengono svegliati da un orso in Piemonte: potrebbe essere M29, l’orso che non vuole vivere in Trentino

All’alba di sabato 9 agosto un gruppo di escursionisti tedeschi accampati nel Parco Nazionale Val Grande sono stati svegliati da un orso, probabilmente M29, che da anni ha scelto di vivere fuori dal territorio della Provincia di Trento. L’orso si è poi allontanato e i soccorsi hanno trovati gli uomini illesi.

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Si sono svegliati di soprassalto all'alba di sabato 9 agosto un gruppo di escursionisti tedeschi accampati nel Parco Nazionale Val Grande, e il motivo era un orso. Con tutta probabilità si tratta di M29, un maschio adulto di circa 14 anni che da anni preferisce vivere fuori dal Trentino.

L'incontro tra l'orso e gli escursionisti nel Parco Val Grande

La mattina del 9 agosto un gruppo di escursionisti che si trovava nelle montagne del Verbano Cusio Ossola, in Piemonte, ha avuto un brusco risveglio a causa di un orso sopraggiunto nelle vicinanze del loro accampamento.

Verso le 6 del mattino i campeggiatori hanno mandato una prima richiesta di aiuto al numero unico di emergenza 112. Giunti sul posto, i soccorritori si sono accertati che l'orso si fosse allontanato e hanno recuperato tutti gli escursionisti grazie a un elicottero dei vigili del fuoco. Per fortuna gli attimi di paura non hanno avuto conseguenze e il gruppo ha scelto di proseguire il proprio cammino in alta quota.

Non serve una indagine genetica per sapere che l'orso che ha visitato i campeggiatori era M29, ormai noto per aver scelto di vivere fuori dal territorio della Provincia Autonoma di Trento.

Chi è M29: l'orso piemontese

La storia degli orsi sulle alpi occidentali italiane è molto complessa e oggetto di un dibattito acceso, soprattutto a seguito della morte del 26enne Andrea Papi, la prima vittima di orso della storia italiana. Tutto è iniziato nel 1999: sulle Alpi trentine era rimasto uno sparuto gruppo di tre orsi tutti maschi, e di conseguenza destinati ad estinguersi. Benché l'orso bruno europeo (Ursus arctos arctos) non fosse una specie a rischio di estinzione, le istituzioni locali unirono le forze per salvare quella popolazione ormai allo stremo.

Il Parco Adamello Brenta con la Provincia Autonoma di Trento usufruirono di un finanziamento dell’Unione Europea per dare vita al Progetto Life Ursus finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di 10 individui provenienti dalla Slovenia. Biologicamente parlando il progetto fu un successo: oggi gli orsi che vivono sulle Alpi trentine sono circa 100, secondo il Rapporto Grandi Carnivori diffuso dalla Provincia Autonoma di Trento, ma il conflitto tra le persone e i plantigradi è sempre più acceso, e la morte del giovane di Caldes nel 2023 ha inasprito ulteriormente gli animi e le paure dei cittadini delle valli trentine.

A quel tragico episodio è seguita una lunga battaglia fatta di catture, decreti di abbattimenti firmati dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, e ricorsi al Tar da parte delle associazioni di tutela animale. A questo braccio di ferro che probabilmente non terminerà neanche con il trasferimento di JJ4 nel santuario per orsi della Foresta Nera, si è sottratto M29.

M29 è un orso bruno di circa 14 anni che da sempre vive fuori dal territorio provinciale, preferendo di gran lunga il Piemonte e la Svizzera. Ripercorrendo la sua storia attraverso il Rapporto Grandi Carnivori scopriamo che nel 2015 era presente in provincia di Brescia, nel 2016 è stato avvistato in Lombardia, e nei due anni successivi in Svizzera. Almeno dal 2019 M29 frequenta stabilmente il territorio piemontese. 3 dei 66 orsi rilevati quell'anno si muovevano solo fuori dal territorio della Provincia, uno di questi era proprio M29, che nel 2021 ha frequentato la zona Ossola e del Val Grande. Anche per questo ultimo avvistamento, pur se in assenza di dati genetici, è quindi più che probabile che si tratti proprio di lui.

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