
Ondina, la Barboncina nera che per anni ha accompagnato Ornella Vanoni nella vita quotidiana e nelle sue apparizioni pubbliche, continuerà a far parte della famiglia. A occuparsene sarà Matteo Ardenzi, nipote dell'artista, che ha confermato che sarà propio lui a occuparsi della cagnolina che per oltre 8 anni ha vissuto con sua nonna. La decisione arriva a pochi giorni dalla scomparsa della cantante, che ha lasciato un vuoto profondo non solo nel mondo della musica.
Secondo quanto riportato da Vanity Fair, Matteo è arrivato al Piccolo Teatro Grassi – dove è stata allestita la camera ardente, riaperta per consentire ai suoi fan, accalcati sotto la pioggia, di darle l'ultimo saluto – insieme alla fidanzata e proprio con Ondina, confermando ufficialmente che d'ora in avanti vivrà con lui.
Il legame tra Ornella Vanoni e Ondina era ben noto e profondo. La Barboncina l'accompagnava spesso in TV e nei momenti privati ed era diventata una presenza costante nelle sue giornate, come dimostra il post dedicato all'ottavo compleanno della cagnolina: "Questa è la ‘bistecchina' che mi ha regalato la mia mamma", aveva scritto Vanoni.
A testimoniarlo è stata anche Veronica De Andreis, assistente personale della cantante per otto anni, che sempre a Vanity Fair ha raccontato quanto la coppia fosse inseparabile: "Io e Ornella, quando parlavamo a lei o anche solo di lei, usavamo un linguaggio tutto nostro, fatto di parole e di un tono di voce che cambiava. Diventava una ragazzina", ha detto poche ore dopo la scomparsa dell'artista.
Nelle parole di Matteo, riportate sempre da Vanity Fair, emerge anche il ritratto di una nonna affettuosa e attenta, molto diversa dall'immagine pubblica della grande interprete. "Prima di essere una grande artista, era una nonna e una mamma. Lascia un vuoto enorme", ha detto il ragazzo. Una vicinanza che ha riguardato anche il suo percorso professionale: "Mi ha sempre incoraggiato. Diceva che ero il ‘bravo ragazzo con la schiena dritta'".
Ora Ondina vivrà con lui e con la sua compagna. Un modo per garantire continuità alla quotidianità della cagnolina e, allo stesso tempo, custodire un pezzo dell'eredità affettiva di Ornella Vanoni: quella fatta di attenzioni, cura e un amore che – come spesso accade nel legame tra umani e animali – supera anche la fine delle cose.