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16 Ottobre 2025
8:56

Dopo 70 anni chiude il Miami Sea Acquarium, la prigione di animali famosi come il delfino Flipper e l’orca Lolita

Dopo più di mezzo secolo di attività chiude il Miami Sea Acquarium, la struttura turistica dove avevano vissuto anche animali noti come il delfino Flipper e l'orca Lolita: entrambi simbolo, loro malgrado, delle sofferenze causate da decenni di cattività e sfruttamento per gli spettacoli.

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Ci sono voluti 70 anni e lunghe battaglie da parte delle associazioni animaliste ma adesso è finita: il Miami Sea Acquarium ha annunciato la chiusura definitiva. Si tratta del parco acquatico con spettacoli di animali acquatici più noto al mondo, soprattutto perché era il luogo in cui era stato girato "Flipper", la serie tv in cui il protagonista principale era un delfino. Ma nell'attrazione turistica altri animali erano diventati, sempre loro malgrado, protagonisti di notizie in cui si era messo in evidenza quanto il business per scopi ricreativi pesava sulla vita delle specie tenute nelle vasche. Come nel caso dell'orca Lolita, morta dopo 53 anni di cattività e la sofferenza del delfino Lì, che era il suo compagno di vasca e che viveva nell'acquario da 35 anni, che fu poi spostato in un'altra struttura per garantirgli una vecchiaia lontano da spettacoli e addestramenti.

Il parco era stato inaugurato nel lontano 1955 e da subito gli attivisti per i diritti degli animali negli Stati Uniti avevano identificato quel luogo come un simbolo dello sfruttamento delle altre specie a fronte di grandi guadagni da parte di chi lo dirigeva, complici i turisti che vi si recavano per assistere agli show e anche fare attività come nuotare con i delfini e altri animali acquatici.

Flipper e Lolita, i due animali simbolo dello sfruttamento

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Ric O’Barry con Kathy nel 1968

Flipper e Lolita rappresentano proprio i due simboli della lotta costante e continuativa delle associazioni animaliste e il perché mantenere degli animali in cattività e usarli per spettacoli o riprese di film era ed è lesivo non solo della dignità stessa di esseri senzienti ma proprio del loro benessere psicofisico.

Il ruolo di Flipper in realtà è stato "interpretato" da diversi animali ma uno in particolare ha cambiato per sempre la percezione su quanto poco fosse divertente per i tursiopi, e gli animali in generale, far parte di una produzione televisiva o cinematografica. Il delfino si chiamava Katy e la sua vita, o meglio la sua morte, è stata raccontata dal suo addestratore, Richard O'Berry. L'uomo, proprio per quanto successo ha cambiato vita, ha smesso di lavorare con gli animali in cattività e ha fondato "Dolphin project", un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata al benessere e alla protezione dei delfini in tutto il mondo.  Ric O'Barry ha raccontato diverse volte che Katy si è lasciata morire per "asfissia indotta", ovvero "si è suicidata". Secondo l'addestratore, l'animale ha scelto consapevolmente di non voler più vivere una vita in cattività in cui era sottoposta a addestramenti che nulla avevano a che fare con la sua etologia.

Lolita era un'orca che viveva in libertà nelle acque dello Stato di Whashington e che fu sottratta per sempre al suo habitat naturale per essere rinchiusa per 53 anni nelle vasche di cemento del Miami Sea Acquarium. La notizia della sua morte, avvenuta il 19 agosto del 2023, aveva ancora una volta portato l'attenzione internazionale sulle condizioni in cui si trovavano gli animali nella struttura ricreativa e su quel "fine pena mai" cui erano tutti condannati. Lolita era diventata un simbolo anche per il modo in cui era stata catturata al largo di Pen Cove: sopravvissuta a una "pesca" in cui altre 4 orche invece erano morte. L'orca ha vissuto per un certo periodo di tempo con un maschio della sua specie, Hugo. Ma dopo dieci anni di show l'animale ha manifestato comportamenti autolesionistici (sbatteva il capo contro le pareti della vasca) fino a morire per un aunerisma celebrale.

Ciò che è stato di Lolita dalla morte di Hugo in poi è un susseguirsi di inutili appelli nella speranza che potesse essere trasferita proprio nel centro fondato da O'Barry e continue battaglie perché avvenisse la sua liberazione. Non è mai successo ed è appunto morta in cattività dopo più di mezzo secolo, costretta in vasche che non rispettavano nemmeno le sue dimensioni.

Che fine faranno gli animali presenti al Miami Sea Acquarium

Ora il Miami Seaquarium chiude i battenti perché ha ricevuto lo sfratto per la proprietà sul lungomare che affitta dalla contea di Miami-Dade. L'autorità locale ha citato una "lunga e preoccupante storia di violazioni". La decisione è stata presa e ha portato anche a ulteriori sopralluoghi in cui sono state riscontrate numerose carenze, tra cui edifici non sicuri e strutturalmente carenti.

Per quanto riguarda i delfini, i leoni marini e le foche che ancora sono nel parco, dalla fondazione di O'Berry fanno sapere che "saranno trasferiti in un'altra struttura" e che dunque ancora la loro vita è a rischio di essere sfruttata.

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