
Se sorprendi il tuo gatto mentre socchiude gli occhi e sbatte le palpebre lentamente sappi che probabilmente vuole comunicarti qualcosa. Questo gesto, che può sembrare casuale o un segnale di sonnolenza, ha in realtà a seconda del contesto assume un significato ben preciso.
Il socchiudere le palpebre può essere sia un segno di stanchezza, esattamente come lo è per noi, sia un gesto d'affetto, oppure un segnale di pacificazione nella comunicazione tra simili. Saper riconoscere il contesto in cui avviene ci aiuta a interpretare il linguaggio non verbale felino.
Perché il gatto sbatte lentamente le palpebre
Il movimento lento delle palpebre può essere un atto involontario legato alla stanchezza e alla sonnolenza, ma non solo. A differenza del semplice ammiccamento rapido, che può avere origini fisiologiche come l’umidificazione dell’occhio, lo sbattere lento delle palpebre spesso rientra tra i segnali calmanti, cioè tutti quei gesti che i gatti mettono in atto tra simili allo scopo di allentare la tensione.
Inoltre, sbattere lentamente le palpebre è un gesto che richiede fiducia, perché per un animale come il gatto che è sia preda che predatore chiudere gli occhi, anche solo per un attimo, significa abbassare le difese. Per questo motivo se lo fa mentre è con noi e ci guarda, ci sta dicendo che si fida ciecamente di noi.
Cosa vuole comunicare il gatto quando socchiude lentamente gli occhi
Quando un gatto guarda il suo umano mentre sbatte lentamente le palpebre, sta inviando un messaggio: si sente a suo agio e lo riconosce come una presenza amica, una specie di sorriso. È proprio questa la tesi di uno studio pubblicato nel 2020 su Scientific Reports secondo cui se i gatti socchiudono lentamente gli occhi stanno comunicando affetto, come se stessero sorridendo.
I ricercatori hanno osservato che se l’umano risponde con lo stesso movimento delle palpebre, il legame si rafforza, creando un dialogo fatto di sguardi che aumenta la sensazione di vicinanza reciproca. Si tratta quindi di un modo per comunicare con il proprio micio.