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La denuncia arriva direttamente dalla Turchia: i cani da pastore dell'Anatolia stanno soffrendo di depressione a causa dei cambiamenti climatici. Il Kangal çoban köpeğ è il compagno di lavoro per antonomasia per chi lavora con gli animali grazie alla sua audacia e autonomia decisionale dovuta a una lunga selezione che è avvenuta seguendo uno stile di vita complesso, esposto alle intemperie, di chi svolge una vita nomade sulle montagne della Turchia, affiancando il bestiame in ogni stagione.
La denuncia dell'allevatore: i cambiamenti climatici causano gravi problemi di salute
Il Kangal è un cane da pastore guardiano delle greggi originario della parte centrale dell'area in cui ha visto i natali e vive per controllare il suo territorio e ciò che vi è al suo interno. Si prende cura degli animali e delle persone per fare in modo che non possa accadergli nulla. I soggetti che fanno parte di questa razza di tipologia molossoide, trascorrono il loro tempo in compagnia delle persone di riferimento e delle greggi in ambienti naturali e solitari in cui il clima fa da padrone e hanno una mole e una fisicità che gli consente di sopportare le temperature rigide.
Ma i cambiamenti climatici stanno influendo sulla salute psichica dei Kangal, tanto che Hüseyin Yıldız, un allevatore esperto della razza, ha evidenziato sui media locali che le condizioni meteorologiche, che vanno contro gli standard stagionali e spesso subiscono cambiamenti improvvisi, hanno effetti negativi non solo sugli umani ma anche su questi cani forti e affiliativi.
"Le fluttuazioni stagionali hanno avuto un impatto notevole e i Kangal non riescono più a sopportarle. Questi cambiamenti climatici influiscono negativamente sulle loro abitudini alimentari e sulle condizioni del pelo. Anche le malattie insorgono a causa di questo clima", ha dichiarato l'esperto, aggiungendo particolari su quali tipi di disagi i cani stanno manifestando: "Perdono la pelliccia a causa del caldo improvviso e possono andare incontro poi a temperature improvvisamente gelide che causano malattie dermatologiche. Queste malattie riducono il loro appetito e causano gravi problemi di salute".
Gli animali, praticamente, subiscono quanto noi la rapidità del cambio di clima a fronte che porta da una stagione calda e secca a una molto fredda e gelida in tempi rapidissimi rispetto a quelli cui erano abituati: "I Kangal, che vivono in condizioni di freddo estremo, subiscono uno choc psicologico quando si trovano improvvisamente a fronteggiare il caldo. Questa situazione influisce sul loro corpo e sulla loro salute".
Il Kangal, un pastore fiero, coraggioso e fedele

Il Kangal ha origini antichissime: è sempre stato un cane selezionato proprio per vivere insieme ai pastori sui monti della Turchia centrale come guardiano delle greggi di pecore. In passato veniva chiamato anche "Pastore dell’Anatolia", ma il nome è poi stato standardizzato in Kangal dall’FCI e così è anche iscritto tra le razze riconosciute in Italia dall'Enci.
Il suo aspetto, così imponente e solido, è frutto di una selezione fortemente legata al compito che gli viene affidato e, appunto, alle condizioni climatiche del luogo in cui vive caratterizzato da estati caldissime e molto secche, alternate a inverni estremamente freddi.
Le popolazioni che ne hanno condizionato le attitudini e l’aspetto nei secoli hanno abitudini nomadi o semi nomadi e solo raramente conducono una vita sedentaria e i Kangal si sono adeguati a questo stile di vita con grandi capacità di spostarsi anche su lunghe distanze, senza mai sentire la necessità di trovare un riparo al chiuso.