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Colpito un rifugio per animali in Ucraina. Le lacrime dei volontari: “Anche i cani sono obiettivi militari”

Durante l'ultimo attacco russo con droni su Odessa, è stato colpito anche un rifugio per animali che ospitava 200 cani. La presidente dell’associazione Un posto al sole denuncia la distruzione della struttura. I volontari cercano tra le macerie gli animali sopravvissuti, ma la rabbia è tanta.

21 Giugno 2025
12:28
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Il rifugio distrutto ospitava circa 200 cani

Anche un rifugio per animali che ospitava 200 cani a Odessa è finito nel mirino delle forze armate russe che nella notte del 20 giugno hanno condotto un massiccio attacco con i droni. Lo denuncia Khrystyna Dragomaretska, presidente dell'associazione Place under the Sun, in italiano Un posto al sole.

L’attacco ha provocato incendi e la distruzione anche di diversi edifici residenziali e civili, compreso il rifugio. Un video mostra il tentativo di recuperare gli animali impauriti e feriti rimasti sotto le macerie: "Oggi è stata una giornata da buttare… Purtroppo il nostro rifugio è stato distrutto… Questo è un obiettivo militare?", si chiede amareggiata la Dragomaretska.

Le lacrime dei volontari: "Questa volta la minaccia erano i cani"

Un video condiviso sui social dell'associazione ucraina mostra i volontari alla ricerca dei cani rimasti sotto le macerie dopo l'ultimo attacco con i droni condotto dai militari russi. Il bilancio del raid che ha preso di mira  le regioni di Odessa, Kharkiv e Poltava, al momento, è di un morto e 14 feriti, tra cui operatori dei servizi di emergenza coinvolti nei soccorsi. Tra le vittime anonime, però, dall'inizio della guerra ci sono anche gli animali dei rifugi e i volontari che ogni giorno rischiano la vita per prendersene cura.

"Oggi è stata una giornata da buttare… Purtroppo il nostro rifugio è stato distrutto… Questa volta la minaccia erano cibo per animali e cani in gabbia… Questo è un obiettivo militare?", è la denuncia di Dragomaretska, presidente dell'associazione che si prende cura di circa 200 cani divisi tra il suo rifugio e le altre strutture di Odessa.

Come vivono cani e volontari in Ucraina durante la guerra

Odessa ospita la contraerea più importante dell'Ucraina e dall'avvio del conflitto è diventata il bersaglio di numerosi raid via cielo. La sua ubicazione, quasi a metà della costa ucraina affacciata sul Mar Nero, rende la vita di chi ha scelto di restare ancora più difficoltosa.

Tra coloro che scelgono di farlo ogni giorno ci sono anche i volontari per i diritti degli animali. Si tratta di persone che mettono a repentaglio la propria vita per salvare cani e gatti randagi, oppure abbandonati dalle famiglie durante il conflitto. Se molti dall'inizio dell'invasione russa hanno scelto di lasciare le proprie case insieme ai loro animali, altrettanti hanno deciso di lasciare indietro i componenti a quattro zampe della famiglia.

A complicare i viaggi con animali per lungo tempo c'è stato il divieto di introduzione in Italia dei cani provenienti dai pesi dell'est Europa. Il lavoro delle associazioni e dei rifugi in Ucraina e al confine ha quindi acquisito un'importanza decisiva per dare supporto ai rifugiati.

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