
Piccolo, compatto e con una pelliccia bianca che ricorda l'ermellino in veste invernale: il coniglio ermellino è una delle razze nane più diffuse come animale da compagnia, oltre che una delle più antiche. Conosciuto in inglese anche come "coniglio polacco", il suo nome è legato soprattutto al mantello candido che ricorda quello dell'ermellino, un mustelide simile alla donnola che in inverno cambia colore diventando completamente bianco.
Nell'immaginario comune, questo aspetto elegante ha contribuito alla sua popolarità nelle case, trasformandolo in uno dei conigli nani da compagnia più scelti da chi cerca un animale dolce, di piccola taglia e dall'indole tranquilla. Ma, come per tutti i conigli domestici, anche quello "ermellino" non è un giocattolo e ha esigenze precise, bisogni e desideri che vanno conosciuti prima, durante e dopo l'adozione.
Caratteristiche fisiche del coniglio ermellino

Il coniglio ermellino appartiene al gruppo delle "razze nane", cioè quelle allevate e selezionate per restare molto piccole anche in età adulta. Di solito non supera 1-1,2 kg di peso, con un corpo compatto, quasi "tondeggiante", la testa corta e arrotondata e le orecchie piccole e dritte, lunghe generalmente meno di 5 cm.
Il tratto che più lo caratterizza è però il pelo: corto, fitto e completamente bianco, senza macchie. Anche gli occhi sono peculiari e possono essere di due tipi: rossi, quando la mancanza di pigmento fa intravedere i vasi sanguigni, oppure blu, una variante anch'essa molto diffusa.
Il suo mantello richiede attenzioni minime rispetto alle razze a pelo lungo, tende a cadere poco e non forma nodi. Tuttavia, come tutti i conigli, durante la muta può ingerire più pelo del solito e questo può creare problemi intestinali, una delle condizioni più delicate per questa specie. Per questo è importante garantire sempre una corretta alimentazione ricca di fibre.
Cosa mangia il coniglio ermellino

La dieta del coniglio ermellino è identica a quella degli altri conigli domestici e delle altre razze nane, perché si tratta sempre della stessa specie. Anche se a differenza dei suoi cugini selvatici oggi vive nelle case, la sua alimentazione resta quindi quella di un erbivoro stretto e specializzato.
La base è una sola e non cambia mai: fieno di ottima qualità, sempre disponibile e sempre fresco. Il fieno fornisce infatti fibre indispensabili per far funzionare l'intestino, che nei conigli lavora in modo continuo e non può rallentare. Inoltre permette un consumo naturale dei denti, che come nei roditori crescono per tutta la vita.
Accanto al fieno, si possono e si devono aggiungere anche verdure fresche ricche di fibra e acqua, come radicchio, cicoria, scarola, erbette, catalogna, finocchio. L'introduzione deve però essere sempre graduale, soprattutto nei giovani coniglietti. Frutta e carote vanno invece date come premio e in piccole quantità, perché troppo ricche di zuccheri.
Il pellet commerciale per conigli può essere presente, ma dev'essere di alta qualità, senza cereali aggiunti e non in eccesso. Ha senso soprattutto nei conigli giovani o durante la muta, ma non deve mai sostituire fieno e verdure o essere l'unica fonte di cibo. Infine, l'acqua deve essere sempre a disposizione, meglio in una ciotola pesante e stabile che in un beverino "da gabbia", più naturale e più facile da usare.
Di cosa ha bisogno il coniglio ermellino in casa

Nonostante la taglia ridotta, il coniglio ermellino non è un animale "da gabbia". Come tutti i conigli è un mammifero sociale, attivo e molto curioso, che necessita di spazio, sicurezza e stimoli. Idealmente dovrebbe vivere libero in casa, o almeno avere a disposizione un'intera stanza messa in sicurezza, ma chiaramente questo non è quasi mai possibile, in primis per la sua incolumità.
La gabbia può essere però vista più come un rifugio, una tana o un'area di riposo, ma non deve essere la sua unica "casa". Tutti i conigli hanno bisogno di muoversi, saltare esplorare e girare liberi, ma occorre farlo in sicurezza. Dobbiamo quindi coprire cavi elettrici, eliminare oggetti pericolosi da rosicchiare, evitare superfici troppo scivolose, balconi aperti e garantire zone dove possa nascondersi quando ha bisogno di tranquillità.

Alloggio e sicurezza a parte, anche "l'ermellino" ha bisogno di stimoli e possibilità per mettere in atto i suoi comportamenti naturali, primi fra tutti esplorare, andarsene in giro e rosicchiare. Per questo servono tunnel, scatole di cartone (ma attenzione a non fargliele mangiare), casette di legno, giochi da rosicchiare, tappeti e percorsi che stimolano il movimento, ma anche interazioni tranquille con la sua famiglia umana, rispettando sempre i suoi tempi.
Come tutti i conigli, anche l'ermellino va spazzolato leggermente soprattutto durante la muta, per ridurre l'ingestione di pelo, così come bisogna mantenere sempre la sua lettiera pulita, che va cambiata spesso usando un materiale assorbente e sicuro, come pellet di legno. Naturalmente, è importante monitorare appetito, feci e comportamento: qualsiasi cambiamento può essere un possibile problema di salute. Per questo è essenziale avere sempre un veterinario esperto in animali esotici o piccoli mammiferi – non uno generico – di fiducia.