UN PROGETTO DI
13 Ottobre 2025
17:00

Caramelo, il film su Netflix che racconta l’amicizia quotidiana tra i cani di strada e i brasiliani

La vera storia di Amendoim, il cane co protagonista del film "Caramelo" che è tra i più visti e consigliati su Netiflix, e chi sono e perché sono chiamati così i "vira-lata caramelo", i meticci che vivono liberi tipici del Brasile.

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E' una sera come tante altre e sei davanti alla Tv o allo schermo del computer da cui spuntano i consigli di Netflix mentre stai per scegliere cosa guardare. Questa volta, però, parte un trailer in cui appare il volto di un ragazzo con accanto in primo piano un cane color ambra al suo fianco. Le immagini promettono subito ciò che il film manterrà: emozioni forti, tra lacrime e risate, per una storia antica come lo è il cammino dell'uomo sulla Terra da sempre affiancato da un cane accanto. Ma questa volta, però, il film sull'amicizia tra un cuoco e un quattro zampe racconta qualcosa di diverso: quel muso non appartiene a un "cane di proprietà" ma è di è un Caramelo (non a caso titolo della pellicola), ovvero uno dei tanti cani liberi che vivono in Brasile e che così sono chiamati per il colore del loro manto.

E' questo che deve subito essere sottolineato quando si scrive del film di Diego Freitas che è online da pochi giorni, è visibile sulla piattaforma di streaming infatti solo dall'8 novembre 2025, e di cui avevamo scritto già tempo fa proprio per mettere in evidenza l'importanza di una storia con protagonista un cane che, una volta tanto, è simbolo dei milioni di "cani di strada" che vivono in tutto il mondo. 

Caramelo, la trama del film e perché colpisce direttamente al cuore ma fa bene anche al cervello

La trama del film è davvero molto semplice ma non banale, facendo leva proprio su ciò che più lega le persone ai cani in generale, ovvero quell'amicizia senza condizioni e quella relazione spontanea e basata sull'amore ma anche e soprattutto sul rispetto tra homo sapiens e canis lupus familiaris. Il protagonista umano, Pedro, è uno chef che deve affrontare un periodo molto duro della sua vita dopo aver ricevuto una diagnosi infausta ed è l'incontro con un cane di strada che si chiama Amendoim diventa l'occasione che gli consente, o meglio consente ad entrambi, di affrontare la vita insieme.

C'è una frase che rende tutto il film ed è presente anche nel trailer a seguire. E' quando una donna dice a Pedro: "E' stato fortunato ad incontrarti" e lui risponde: "Quello fortunato sono io". Sebbene sia decisamente un dialogo ad effetto, riesce però a far comprendere su cosa si basa questo film che non mette in evidenza solo "l'amore incondizionato" che ci piace tanto attribuire ai cani e che spesso viene narrato in trame di questo tipo, ma proprio l'elemento di riconoscere la bidirezionalità dei sentimenti da persona a compagno canino. E quanto il saper identificare l'animale come altro da sé sia importante perché davvero si possa verificare l'epifania che vive una persona quando condivide la vita con un quattro zampe non solo con "amore" ma anche con "rispetto".

Chi sono i viralata caramelo? I meticci del riscatto sociale di un'intera popolazione

Il viralata caramelo, perché è questo il nome completo che i brasiliani danno ai "loro" cani, diventa così e finalmente nell'immaginario collettivo non più il randagio senza speranza che al massimo nella visione occidentale provoca un "poverino", ma viene mostrato in tutta la sua simpatia e soprattutto la capacità di legarsi a una persona potendo a sua volta scegliere con chi stare.

I caramelo, in Brasile, sono ovunque: da Rio a Bahia e sono molto amati e ben considerati dalla popolazione locale per la loro spiccata socialità che, in fondo, non è diversa da tanti cani che vivono senza umani di riferimento nel mondo, ovvero circa l'80% dell'intera popolazione canina sul Pianeta. I cani liberi dal mantello color caramello nel Paese carioca hanno però fatto davvero breccia nel cuore di tanti, facendoli diventare un simbolo dell'anima colorata di un'intera nazione anche sui carri del carnevale. Sono anche state fatte delle petizioni in Brasile in cui centinaia di migliaia persone hanno chiesto che i cani di strada locali possano sostituire l'ara, animale simbolo del Paese, sulle banconote da 1o reais.

Come abbiamo già scritto, il nome completo dei cani liberi brasiliani è "vira-lata caramelo" che può essere tradotto in italiano con "rovesciatori di bidoni della spazzatura color caramello". Praticamente ciò che fanno tutti i cani liberi nel mondo da tempi appunto antichissimi, ovvero gironzolare alla ricerca di cibo e altre risorse umane da almeno 30-40 mila anni, ovvero da quando si fa ormai risalire l'inizio dell'avvicinamento tra la nostra specie e la loro.

I caramelo brasiliani, in particolare poi, rappresentano il riscatto dall'emarginazione in cui tante persone ancora vivono in Brasile: da cani spazzini che venivano scacciati e comunque indicati come simbolo della povertà (anche per la vicinanza alle Favelas), ora sono assurti al rappresentare appunto la fierezza dell'essere meticci, soprattutto grazie alla Rete e alla nascita di meme con questa topologia di cani come protagonisti.

Amendoim, il cane caramelo protagonista del film su Netflix

A rappresentare dunque tutti i caramelo brasiliani c'è Amendoim, ovvero il cane co- protagonista insieme all'attore Rafael Vitti e dallo schermo della tv all'account social in cui attraverso la sua immagine si promuovono adozioni consapevoli da canili o rifugi il passo è stato breve.

Sulla vera vita di Amendoim possiamo basarci su quanto è stato fino ad oggi scritto sui media locali. Secondo diverse testate che riportano la testimonianza diretta del produttore Luis Estrelas, il cane non è stato addestrato con lo scopo specifico di essere un "cane attore" ma è entrato a far parte del cast dopo che lui stesso lo ha incontrato (e non "trovato" come viene di solito da dire in questi casi) vicino all'entrata del suo ufficio.  Estrelas, però, ha una formazione da animal trainer e ha sicuramente lavorato con Amendoim per insegnargli i comandi necessari per girare un film in cui la chiave di tutto, però, come su ogni set che si rispetti dove sono coinvolti degli animali, deve essere la relazione che si crea tra l'attore e il cane. 

La scoperta delle doti di Amendoim sembra però essere un racconto nel racconto, tanto che il produttore ha anche dichiarato che il cane si sia praticamente presentato da solo ai casting: "Stavamo testando vari cani quando Amendoim è rimasto seduto lì, come se fosse consapevole di chiederci: ‘Sono io che cercate?'", ha detto a una testata locale.

Oltre ad Amendoim, comunque, hanno preso parte al film anche le necessarie controfigure, ovvero cani di varie età per rappresentarlo nelle varie fasi della vita che, sempre secondo quanto dichiarato dai produttori, sono stati tutti poi adottati dalle stesse maestranze del film.

La sceneggiatura del film è stata ispirata da storie di persone le cui vite sono cambiate dopo aver adottato cani randagi. Alcuni dialoghi e situazioni sono tratti da interviste con persone che hanno trovato nuova motivazione nella vita proprio grazie all'adozione.

No, non è vero (del tutto) che il film è tratto da un libro

La storia di Pedro e Amendoim non è stata scritta prima in un romanzo ma è una sceneggiatura originale basato, appunto, da storie reali da cui gli autori hanno tratto spunto. E' bene precisarlo perché c'è un romanzo del 2002 che si intitola proprio "Caramelo" della scrittrice messicana Sandra Cisneros.

La trama del libro però parla di ben altro, ovvero di una lunga storia familiare che si dipana dal Messico fino agli Stati uniti e no, non ci sono cani nemmeno a fare da contorno e non c'è nemmeno alcun riferimento al Brasile.

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