
Un cacciatore è indagato per la morte dell'orso MJ5, trovato senza vita nell'autunno 2023 in Val di Non, in Trentino. La notizia era già nota alle associazioni di tutela animale che seguono il caso dal ritrovamento del corpo del plantigrado, e che si erano opposte alla richiesta di archiviazione da parte della Procura.
Dalla Lav, tra le maggiori associazioni di tutela animale in Italia, Massimo Vitturi a Fanpage.it auspica che "il Trentino non diventi il far-west degli animali selvatici. Confidiamo nella prossima udienza del 2 dicembre per evitare l'archiviazione".
Lav: "Nuovi approfondimenti sul bracconiere"
Ora tutta l'attenzione degli attivisti è rivolta all'udienza del 2 dicembre, quando verrà deciso se l'uccisione di MJ5 verrà archiviata: "In considerazione degli elementi emersi a carico di un cacciatore durante le indagini per la morte dell’orso MJ5, confidiamo che, nell’udienza del 2 dicembre, il GIP voglia disporre nuovi approfondimenti per identificare il bracconiere responsabile dell’uccisione di MJ5 – spiega Vitturi – Se la giunta Fugatti, attraverso le parole dell’assessore Failoni, si limita timidamente a ricordare che il bracconaggio è illegale, noi adottiamo tutte le iniziative possibili per assicurare che il Trentino non diventi il far-west degli animali selvatici".
La denuncia della Leal: "È criminalità venatoria"
Anche LEAL ha seguito con estrema attenzione la vicenda di MJ5 fin dall'aggressione all'escursionista nel marzo 2023 e il successivo, e per fortuna sospeso, ordine di abbattimento emesso dalla Provincia Autonoma di Trento. Secondo l'associazione una morte del genere "non può e non deve rimanere impunita".
Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL: "La tragica fine dell'orso MJ5 non è solo la perdita di un esemplare, ma l'ennesima ferita inferta all'equilibrio ambientale e al principio di tutela della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato. Abbiamo seguito sin dall'inizio l'intera vicenda di questo orso, manifestando la nostra opposizione a qualsiasi ipotesi di abbattimento. Di fronte a un'indagine che ipotizza l'uccisione illecita è importante che la magistratura mandi segnali chiari contro la criminalità venatoria e a favore del pieno rispetto delle leggi nazionali ed europee che proteggono le specie selvatiche".
Chi era l'orso MJ5 e perché è stato ucciso
La complessa vicenda di MJ5 inizia il 19 aprile 2023, quando il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, firmò un'ordinanza di abbattimento nei suoi confronti, da quando nella primavera del 2023 aveva aggredito un escursionista nella Val di Rabbi.
Prima di quell'episodio, che lo fece finire ufficialmente nella lista nera degli orsi problematici, MJ5 era già presente nei database della Provincia e, secondo quanto affermato da Fugatti stessi, tra il 2006 e il 2022 avrebbe frequentato ampie aree del Trentino occidentale e della Provincia Autonoma di Bolzano restando, per la maggior parte del tempo, nelle Dolomiti di Brenta meridionali. Non era un individuo problematico, come aveva ammesso lo stesso presidente.
Tuttavia, era stato inserito comunque nella lista degli orsi problematici da uccidere insieme a JJ4, coinvolta nella morte di Andrea Papi, e M62, anche lui considerato problematico.