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È caccia al presunto serial killer di gatti che da settimane terrorizza Cogne. La Procura di Aosta ha aperto un'inchiesta per fare luce sulla scomparsa di 25 gatti avvenuta tra la fine di giugno e luglio. Almeno cinque persone hanno sporto denuncia ai Carabinieri per i mici di cui si sono perse le tracce nelle frazioni di Lillaz e Sonveulla.
Dalla fine di aprile sono scomparsi almeno 25 felini in circostanze sospette: di uno in particolare è stato recuperato solo il collare con gps in un prato, tutti gli altri sembrano i restanti spariti senza lasciare traccia.
Cosa sta succedendo ai gatti di Cogne: l'inchiesta della Procura
Tutto è iniziato a giugno, quando i primi gatti hanno iniziato a sparire dalle loro abitazioni. Inizialmente le famiglie non si sono preoccupate troppo: quando è in esplorazione, il micio può non tornare a casa per qualche giorno. Se però il tempo si allunga troppo e diventa insolito allora è il caso di approfondire.
Il perimetro delle sparizioni sospette si concentra prevalentemente in due zone di Cogne: centro storico e la frazione di Lillaz, qualche chilometro più a monte, dove è stato ritrovato un collarino gps appartenete a uno dei gatti spariti.
Dato che la maggior parte delle sparizioni è avvenuta nelle case a ridosso del bosco il sospetto era inizialmente caduto sui lupi della Valle d'Aosta, i gatti potrebbero quindi essere stati vittime di predazione. Ora starà alle indagini della Procura valdostana accertare i fatti.
La denuncia della Lndc: "Improbabile il fenomeno naturale, opera dell'uomo"
Tra le associazioni di tutela animale che stanno seguendo il caso c'è anche la Lndc Animal Protection, che ha sottolineato la stranezza del ritrovamento del collare gps di uno degli animali smarriti: "Era abbandonato in un prato e disattivato fa pensare a un retroscena inquietante ad opera umana".
Secondo gli attivisti sarebbe chiara la mano umana. "Purtroppo è sempre più improbabile che la dinamica delle sparizioni si possa collegare a un fenomeno naturale, come ipotizzato nei primi giorni dalla stampa che ha ripreso la notizia – argomenta Piera Rosati, presidente dell'associazione – I rapimenti di gatti non rappresentano un problema nuovo, ed è necessario che ci sia una risposta decisa da parte di tutti. Questi episodi, avvenuti in un brevissimo lasso di tempo in un’area ristretta, sono sicuramente opera di qualche persona senza scrupoli che agisce indisturbata sfruttando la fiducia degli animali verso l’uomo".
La Lndc ha sporto denuncia, e lancia un appello ai cittadini di Cogne e ai residenti di Lillaz e di Sonveulla, invitandoli non solo a prestare la massima attenzione ai propri animali e a segnalare immediatamente situazioni sospette alle autorità locali, ma anche a scrivere qualora avessero informazioni utili alle indagini al proprio sportello legale: avvocato@lndcanimalprotection.org. "Ogni dettaglio, anche apparentemente insignificante, potrebbe rivelarsi determinante per identificare i responsabili. LNDC pone lo stesso invito a chiunque sia già in possesso di informazioni utili riguardo alle sparizioni di questo mese senza cedere all’omertà, per trovare il o i responsabili di queste atrocità, prima che siano fatte altre vittime".
L’ipotesi di un serial killer dei gatti, come quello che per un decennio ha terrorizzato San Marino, per i volontari resta l'ipotesi più probabile.
Il Comune di Cogne ridimensiona: "Contattare le autorità trascorso congruo numero di giorni"
Nel frattempo anche il Comune di Cogne il 29 luglio è intervenuto con un post nel quale invita i cittadini a non allarmarsi e a segnalare le sparizioni prolungate: "Si segnala che in merito agli smarrimenti di gatti avvenuti nelle ultime settimane, principalmente nelle zone di Sonveulla e Lillaz, sono state contattate le autorità competenti. In caso di allontanamento di animali domestici da casa, trascorso un congruo numero di giorni, si prega di contattare la sede dei Carabinieri o la Polizia Locale".