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30 Dicembre 2025
10:59

Abbiamo avvistato uno dei delfini più rari del pianeta: la pinna sembra l’orecchio di Topolino e vive in Nuova Zelanda

Avvistato in Nuova Zelanda il delfino più piccolo del mondo, il cefalorinco di Hector. Potrebbe appartenere alla sottospecie più rara e a rischio critico di estinzione, con poco più di 50 individui rimasti.

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Il cefalorinco o delfino di Hector, con due sottospecie distinte, è il delfino più piccolo al mondo e vive solo in Nuova Zelanda. Foto di Dipartimento per la Conservazione della Nuova Zelanda (DOC)

Nelle acque dell’estremo nord della Nuova Zelanda potrebbe essere apparso uno degli animali marini più rari e difficili da osservare al mondo. Nei giorni scorsi, infatti, un ricercatore ha segnalato l'avvistamento di un piccolo delfino che potrebbe appartenere alla sottospecie più minacciata del cefalorinco o delfino di Hector, il cetaceo più piccolo esistente.

Un piccolo delfino con le "orecchie" di Topolino

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La caratteristica più evidente di questa specie è la pinna dorsale arrotondata

Il cefalorinco di Hector (Cephalorhynchus hectori) è una specie endemica della Nuova Zelanda, cioè vive solo in queste acque e in nessun'altra parte del pianeta. Ne esistono però due sottospecie diverse: il cefalorinco di Hector dell'Isola del Sud (C. h. hectori) e il cefalorinco di Māui o Popoto (C. h. maui), considerato uno dei cetacei più rari e minacciati al mondo. Entrambe le sottospecie sono molto simili tra loro e condividono un aspetto inconfondibile.

Sono delfini piccoli e tozzi, lunghi in genere tra 1,2 e 1,5 metri, con un corpo grigio e bianco attraversato da marcature nere. La loro dieta è composta principalmente da piccoli pesci e cefalopodi, perlopiù calamari. Ma il dettaglio più caratteristico è la pinna dorsale: corta, arrotondata e nera, così particolare da ricordare una delle orecchie di Topolino. Proprio questa forma è uno degli indizi principali per riconoscerli.

L'avvistamento è avvenuto nella baia delle Isole (Bay of Islands in inglese), nella regione di Northland, grazie a Jochen Zaeschmar, ricercatore del Far Out Ocean Research Collective, che ha osservato e fotografato un individuo solitario. Lo stesso delfino è stato poi segnalato nuovamente poco distante, nella English Bay. Un evento raro, soprattutto per quest'area: entrambi i delfini, infatti, non sono comuni così a nord.

Due sottospecie di delfino difficili da identificare

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Esistono due sottospecie diverse e quella di Māui (C. h. maui), con appena una cinquantina di individui stimati, è a un passo dall’estinzione

Ora il Dipartimento per la Conservazione della Nuova Zelanda (DOC) ha chiesto ai residenti e a chi frequenta la zona di prestare attenzione e segnalare tutti gli eventuali nuovi avvistamenti. L'obiettivo è permettere ai ricercatori di raccogliere un campione di DNA, indispensabile per capire con certezza a quale delle due sottospecie appartenga il delfino osservato. Distinguere a vista un cefalorinco di Hector da uno di Māui è infatti molto complicato.

Esistono alcune piccole differenze fisiche – per esempio il Māui tende ad avere un muso leggermente più lungo e largo – ma sono dettagli difficili da notare durante un'osservazione a distanza in mare. L'analisi genetica, invece, permette un'identificazione certa e chiara, perché tra le due sottospecie esistono differenze nette nel DNA. Sapere con certezza di quale delfino si tratti è infatti molto importante tutt'altro che una curiosità naturalistica.

Le due sottospecie affrontano situazioni molto diverse da un punto di vista conservazionistico. Il cefalorinco di Hector dell'Isola del Sud è il più numeroso, con circa 15 mila individui adulti, e vive prevalentemente lungo le coste dell'Isola del Sud. Un suo avvistamento così a nord sarebbe comunque eccezionale e secondo il DOC sarebbe soltanto la seconda segnalazione confermata in questa regione negli ultimi cento anni.

Un delfino a un passo dall'estinzione

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Se l’individuo osservato appartiene alla sottospecie più rara, si tratterebbe di una buona notizia per la conservazione di questo raro e minacciato cetaceo

Il cefalorinco di Māui, invece, è confinato lungo la costa occidentale dell'Isola del Nord, soprattutto tra il porto di Manukau e Port Waikato. È anche la sottospecie più rara e si stima che restino appena 54 individui adulti in tutto. Se il delfino osservato appartenesse a questa sottospecie, l'avvistamento avrebbe quindi un'importanza enorme per la conservazione di questi piccoli e minacciati delfini.

La specie, nel complesso, è infatti considerata "In pericolo" nella Lista Rossa IUCN, ma la sottospecie di Māui, da sola, è invece valutata "In pericolo critico", la categoria immediatamente precedente all'estinzione. La situazione è quindi molto delicata e ricorda quella di un altro cetaceo, la vaquita (Phocoena sinus), la piccola focena del Golfo di California che è certamente il mammifero marino più minacciato del pianeta: secondo l'ultimo censimento, ne restano infatti solamente tra i 7 e i 10 individui.

Entrambe le specie raggiungono infatti la maturità sessuale relativamente tardi, tra i 7 e i 9 anni, e si riproducono molto lentamente: una femmina partorisce in media ogni 2-3 anni, con i piccoli che affrontano inoltre tassi di mortalità molto elevati nei primi mesi di vita. In altre parole, anche piccole perdite possono avere effetti gravi e duraturi sulla popolazione, rendendo difficile qualsiasi recupero. Per questo il monitoraggio è fondamentale e ogni avvistamento, ogni informazione in più può fare la differenza.

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