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21 Ottobre 2025
8:17

85 Barboncini Toy e altri cani “di moda” in pessime condizioni sequestrati in un allevamento abusivo

Si chiamano "fabbriche di cuccioli" e una è stata smantellata a San Giorgio a Colonica, una frazione di Prato, dove un'operazione congiunta di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Guardie Zoofile dell'Enpa ha portato alla scoperta di novanta cani, tra cui Barboncini toy, che erano detenuti all'interno di una casa colonica.

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Esiste un commercio che anche in Italia continua a foraggiare persone senza scrupoli a fronte della forte richiesta da parte delle persone che vogliono il cucciolo "di moda". Il business è presto detto: persone che si improvvisano allevatori e che fanno riprodurre cani di razze ambite in pessime condizioni igieniche e senza badare al benessere psicofisico delle fattrici e dei cuccioli.

Una di queste "fabbriche di cuccioli" è stata smantellata a Prato, dove a San Giorgio a Colonica un'operazione congiunta di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Guardie Zoofile dell'Enpa ha portato alla scoperta di novanta cani che erano detenuti all'interno di una casa colonica. Ciò che non sorprende sono proprio le razze: 85 Barboncini, 7 Golden Retriever, 1 Maltese, 1 Cane Corso, 1 Dogo de Bordeaux, 1 Rottweler e dei meticci di taglia piccola.

Come spiega l'Enpa "durante la perquisizione, gli investigatori hanno rinvenuto numerosi documenti relativi all’acquisto e alla vendita degli animali, oltre a materiale informatico che verrà analizzato per accertare la rete di contatti e il volume delle transazioni".

Gli animali venivano venduti poi nel modo in cui oggi maggiormente avviene la compravendita di cani: online. Attraverso annunci sulle piattaforme social o sui siti di acquisto online i cuccioli soprattutto vengono "smerciati" come oggetti e gli acquirenti si rivolgono a chi opera su Internet in questo modo spesso per pagare di meno piuttosto che rivolgersi ad allevatori professionisti.

Come sottolineato dall'Enpa "il caso di Prato si aggiunge a una lunga serie di operazioni analoghe che, negli ultimi anni, hanno portato alla luce un aumento degli allevamenti non autorizzati e del commercio illecito di cuccioli".

I problemi comportamentali dei cani nati nelle "fabbriche di cuccioli"

Il punto, infatti, è proprio e sempre questo: dove c'è richiesta c'è offerta e questo "principio" del commercio appartiene anche al mondo dei cani a causa principalmente di persone senza scrupoli che si danno alle cucciolate casalinghe e illegali ma a fronte di chi vuole accanto a sé un animale a "basso costo" per sfoggiarlo come se fosse un oggetto di lusso. Non è un caso, del resto, che il numero maggiore di cani recuperati in questa condizione di maltrattamento sono di razza Barbone e della taglia toy, mediamente destinati poi da chi li acquista a vivere dentro una borsetta o, al massimo, perennemente in braccio alla persona di riferimento.

Questi cani, che vengono anche separati precocemente dalla madre e dai fratelli di cucciolata in un'età sensibile in cui invece dovrebbero apprendere le competenze necessarie per una vita serena, puntualmente poi manifestano problemi comportamentali che vengono acuiti dalla mancanza di attenzione alle loro necessità etologiche da parte di chi poi li prende con sé.

Come ha precisato Laura Arena, veterinaria esperta in benessere animale su Kodami: "Nelle cucciolate casalinghe a stento viene data la possibilità di osservare le condizioni di detenzione degli animali e di conoscere la madre, ancor meno il padre e nulla si sa dei nonni del cucciolo che si sta acquistando. Vige quindi un velo di incognita rispetto al loro stato di salute e, da non sottovalutare, rispetto al loro comportamento. La scienza ha ormai confermato che la genetica porta dietro con sé anche le caratteristiche di temperamento".

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