
Chi vive con un criceto spesso si chiede se questo piccolo roditore "ci voglia bene" davvero. La risposta breve è: sì, ma non nel modo in cui intendiamo l'affetto noi umani, né come siamo abituati a vederlo esprimere da altri domestici come cani e gatti. I criceti sono animali piccoli, territoriali, con un'aspettativa di vita breve e prede: per loro la priorità assoluta è sentirsi al sicuro.
Più che di affetto vero e proprio, quindi, è più corretto parlare di fiducia e conforto. Un criceto che si sente tranquillo in nostra presenza lo dimostra con segnali sottili, ma comunque chiari, come avvicinarsi, rilassarsi, esplorare senza paura, restare vicino a noi o accettare il contatto. La forma e l'intensità di questi comportamenti cambiano naturalmente in base alla personalità, alla storia individuale, alla specie (ce ne sono anche di molto diverse tra loro) e soprattutto al percorso di abituazione e relazione costruito nel tempo.
Conoscere e rispettare la loro biologia ed etologia, muoversi con calma e non forzare mai il contatto sono i primi fondamentali passi e per instaurare un legame profondo, guadagnarsi la sua fiducia e far sì che il criceto possa capire che la nostra presenza non è una minaccia, ma una parte prevedibile e sicura del suo ambiente e della sua vita.
Si avvicina spontaneamente a noi

Uno dei segnali più chiari di fiducia è quando il criceto si avvicina a noi di sua spontanea iniziativa. Può farlo annusando la mano, salendo lentamente sul palmo o restando vicino senza fuggire. Dal punto di vista etologico, significa che ha imparato a non associarci a un pericolo. E per un animale che in natura reagisce fuggendo a ogni stimolo improvviso, è un'enorme manifestazione di fiducia.
Si rilassa o si pulisce in nostra presenza

Quando un criceto si ferma per pulirsi, stiracchiarsi o addirittura a fare un breve riposino vicino a noi, sta comunicando qualcosa di molto chiaro: si sente al sicuro. Il grooming è un comportamento quasi sempre legato a situazioni di relax e benessere e non avverrebbe mai in una situazione percepita come minacciosa o pericolosa. Così come il dormire, uno dei momenti in cui si è più vulnerabili ed esposti a predatori e altri pericoli.
Corre verso di noi e mangia dalla nostra mano

Alcuni criceti imparano a riconoscere rumori, orari e movimenti associati alla nostra presenza. Quando quindi corrono verso il lato della gabbietta o si affacciano per curiosare, non stanno chiedendo coccole come farebbe un cane, ma dimostrano comunque che sanno che non succederà nulla di spiacevole e che potrebbe arrivare cibo o un'esperienza positiva. Se poi arriva anche ad accettare il cibo dalla nostra mano significa allora che è in totale fiducia nei nostri confronti.
Resta vicino a noi senza mordere o cercare una via di fuga

Anche restare semplicemente fermi accanto a noi, senza scattare via alla prima occasione, è un altro indicatore di benessere. Non è "affetto" nel senso umano del termine, ma è una chiara dimostrazione di tolleranza positiva e fiducia consolidata. Anche l'assenza di morsi è spesso sottovalutata, ma è un segnale importante. I criceti mordono quando hanno paura o si sentono intrappolati e se non lo fa quando avviciniamo la mano, vuol dire che non è necessario ricorre al morso perché non si sente alle strette e senza alternative.
È curioso e interessato a noi

Infine, se il nostro amico roditore mostra curiosità verso la nostra mano, i nostri vestiti o gli oggetti che gli porgiamo, annusando e muovendosi con calma e "interesse", significa che non ci percepisce più come "altro", come un pericolo o qualcosa di estraneo da cui scappare. Si sente al sicuro nell'avvicinarsi ed esplorare e anche se non costruiscono legami emotivi profondi come quelli che possiamo osservare in specie più sociali, vuol dire che comunque ci riconosco e si sentono a proprio agio con noi.