
Si chiamano Uli, Lily, Ogi e Cupi, i due gatti e due cani dispersi a seguito dell'incidente che ha coinvolto il furgone dell'associazione Zampa nel Cuore. Gli animali domenica 22 giugno stavano viaggiando sull'autostrada A4 quando la collisione con un'altra auto ha provocato l'incidente e la fuga.
Ora i volontari chiedono aiuto per ritrovare gli animali dispersi appena arrivati dalla Bosnia in cerca di una famiglia e di una vita migliore.
L'appello dei volontari per Uli, Lily, Ogi e Cupi
I due cani si chiamano Uli e Lily, e i due gatti Ogi e Cupi. Viaggiavano con altri due cani a bordo del furgoncino dell'associazione Zampa nel Cuore quando è avvenuto l'incidente. Nell'impatto le porte si sono aperte e gli animali sono riusciti a scappare, probabilmente disorientati e impauriti quanto il guidatore, vivo per miracolo secondo il racconto dei volontari.
Ora la priorità è ritrovare gli animali, appena arrivati dalla Bosnia in cerca di una famiglia grazie all'associazione: "Cerchiamo con urgenza volontari in zona possibilmente con droni. Tutto attorno è pieno di campi, la zona è molto vasta. Il cinovigile del posto è già stato avvisato. I cani sono muniti di tutta la regolare prassi sanitaria hanno microchip bosniaco".
Sono stati diffusi anche i volantini per eventuali segnalazioni con le specifiche e le caratteristiche degli animali.

Uli è un maschio di colore nero, castrato, mentre Lily è una femmina di taglia piccola. Per i mici Ogi e Cupi è stato creato un volantino analogo. Il rischio è che animali abituati a vivere in casa possano non essere pronti ad affrontare le insidie del mondo esterno.

La dinamica dell'incidente
L'incidente nel quale sono fuggiti gli animali si è verificato all'alba di domenica 22 giugno tra Cessalto e San Stino di Livenza, in Veneto, all'altezza del kilometro 440 dell'autostrada A4. L'impatto è stato distruttivo e ha provocato gravi danni al mezzo sul quale gli animali stavano arrivando dalla Bosnia in Italia sotto la responsabilità dell'associazione Una zampa nel cuore.
Gli altri animali a bordo stanno bene, ma i volontari sono preoccupati per la sopravvivenza dei 4 dispersi, in regola con le pratiche sanitarie e dotati di microchip bosniaco.