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Iran, Obama: “Senza accordo rischiavamo la guerra, dialogo deve andare avanti”

Il Presidente Usa difende l’accordo sul nucleare iraniano:”Spero che il Congresso lo giudichi sui fatti e non sulle speculazioni”.
A cura di Antonio Palma
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Non si fosse arrivato ad un accordo sul nucleare iraniano l'alternativa era la guerra. Lo ha ricordato oggi il Presidente Usa Barack Obama parlando, nel corso di una conferenza stampa, della storica intesa siglata a Vienna tra Teheran e i negoziatori internazionali. "Sono critiche sbagliate quelle che puntano il dito contro l'accordo sul nucleare" perché la situazione "o si risolveva con i negoziati o con la forza, con la guerra, sono queste le due alternative" ha ribadito Obama che ora deve fare i conti con il voto del Congresso sull'accordo. "La mia speranza è che il Congresso giudichi l’accordo con l’Iran sui fatti, e non sulle speculazioni, sulla disinformazione o sulla posizione delle lobby" ha sottolineato infatti il numero uno della Casa Bianca, spiegando: "Anche con questo accordo, continueremo ad avere profonde differenze con l’Iran perché non sono risolte tutte le minacce che l’Iran pone per i suoi vicini e per il mondo, ma di fatto sono ridotte le loro possibilità di sviluppare un programma nucleare di tipo bellico".

"Capisco le affermazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu perché l’Iran è un grande Paese con un esercito importante, ha affermato che Israele non dovrebbe esistere, ha negato l’olocausto, ci sono missili puntati contro Tel Aviv" ha proseguito Obama , aggiungendo però che Israele deve capire che "tutte queste minacce potrebbero essere maggiori se l’Iran avesse un’arma nucleare". Per questo "il dialogo deve andare avanti a tutto campo, nonostante le differenze. E speriamo che Teheran cominci a comportarsi diversamente nella regione, meno aggressiva e meno ostile" ha aggiunto il Presidente degli Stati uniti.

A sorpresa è arrivato anche un ringraziamento alla Russia di Putin. "La Russia è stata d’aiuto,devo essere onesto non ne ero sicuro considerate le differenze sull’Ucraina" ha dichiarato infatti Obama in un'intervista al Nyt, aggiungendo di essere "rimasto sorpreso da Putin". "Putin e il governo russo hanno in questo caso distinto gli ambiti in un modo che mi ha sorpreso e non avremmo raggiunto questo accordo se non fosse stato per la volontà della Russia di rimanere con noi e con gli altri partner del 5+1 nell'insistere per un accordo solido", ha concluso Obama.

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