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Un medico è apparso sulla Stazione Spaziale Internazionale come ologramma

L’utilizzo incrociato di una fotocamera Microsoft Hololens Kinect e di un software personalizzato di AEXA ha permesso la riproduzione di modelli in 3D in alta qualità.
A cura di Lorena Rao
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A ottobre scorso, il chirurgo di volo della NASA Josef Schmid e il CEO di AEXA Aerospace Fernando De La Pena Lalca, in compagnia dei loro team, sono stati lanciati in orbita sotto forma di ologramma per parlare con l'astronauta Thomas Pesquet, dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), sulla Stazione Spaziale Internazionale. Sono le prime persone ad essere state "oloportate" al di fuori della Terra.

Il risultato è stato strabiliante: il personale della ESA ha potuto interagire e parlare in tempo reale con gli ologrammi di Schmid e De La Pena Lalca. L'utilizzo incrociato di una fotocamera Microsoft Hololens Kinect e di un software personalizzato di AEXA ha permesso la riproduzione di modelli in 3D in alta qualità.

"Questo è un modo completamente nuovo di comunicazione umana su vaste distanze", ha detto Schmid in una dichiarazione dei giorni scorsi. Le interazioni tra Terra e cosmo, rese più realistiche ed efficaci dal sistema di olotrasporto, aprono le porte a una serie di nuove possibilità, come la risoluzione di un'emergenza medica, lo svolgimento di un colloquio psicologico privato, se non di una riunione di famiglia, o l'assistenza tecnica negli esperimenti.

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Una nuova frontiera per le telecomunicazioni umane, che segna un passo importante anche per l'esplorazione spaziale. "Il nostro corpo fisico non è lì, ma la nostra entità umana sì", ha affermato Schmid. "Non importa che la stazione spaziale stia viaggiando a 17.500 mph e sia in costante movimento in orbita a 250 miglia sopra la Terra, l'astronauta può tornare tre minuti o tre settimane dopo e con il sistema in funzione, saremo lì in quel punto, dal vivo sulla stazione spaziale”.

Il sistema di olotrasporto è stato sviluppato da Microsoft durante gli ultimi sei anni e in questo caso ha sfruttato un Kinect utilizzato per catturare l'immagine del medico e un visore Hololes per consentire all'astronauta di visualizzarlo come ologramma. Questa è la prima volta che viene utilizzato nello spazio. Il prossimo passo per questa tecnologia prevede la combinazione con la realtà aumentata in modo che il telementoring possa diventare una realtà. “Immagina di poter portare il miglior istruttore o il progettista di una tecnologia particolarmente complessa proprio accanto a te ovunque tu stia lavorando. Inoltre, combineremo la realtà aumentata con l'aptica" ha aggiunto Schimd. "Potete lavorare sul dispositivo insieme, proprio come due dei migliori chirurghi che lavorano durante un'operazione". Al di là dello spazio, il sistema di olotrasporto potrebbe rivelarsi utile anche sulla Terra in operazioni in territori remoti, come l'Antartide.

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