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Un dipendente Google ha rubato i segreti dell’azienda sull’IA: voleva venderli alla Cina

Secondo il Dipartimento di Giustizia, Linwei Ding per diversi mesi ha passato informazioni riservate e partecipato alle riunioni degli investitori per raccogliere fondi per la società cinese.
A cura di Elisabetta Rosso
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Linwei Ding ha 38 anni, è un cittadino cinese, e viene assunto da Google nel 2019. Comincia a lavorare come sviluppatore per l'azienda. Dopo qualche mese però inizia a prenotare strani viaggi in Cina. Ding lascia il suo badge all'azienda e chiede ai colleghi di passarlo al suo posto per nascondere le numerose assenze. Funziona, ma per poco, e quando Google decide di controllare i suoi trasferimenti di file sulle piattaforme di archiviazione cloud scopre tutto e chiama l'FBI. 

Ding, martedì 5 marzo è stato accusato di aver rubato segreti commerciali e 500 file riservati a Google. Sembra infatti che il dipendente lavorasse segretamente con una società cinese che lo aveva assunto per ricoprire il ruolo Chief Technology Officer dell'azienda. Se condannato, rischia fino a 10 anni di carcere e 250.000 dollari di multa.

"Il Dipartimento di Giustizia non tollererà il furto dell'intelligenza artificiale e di altre tecnologie avanzate che potrebbero mettere a rischio la nostra sicurezza nazionale", ha dichiarato mercoledì il procuratore generale Merrick Garland. Ha poi aggiunto: "Proteggeremo strenuamente le tecnologie sensibili sviluppate in America dalla caduta nelle mani di chi non dovrebbe averli”. Il direttore dell'FBI Christopher Wray ha sottolineato che il caso è solo "l'ultimo esempio, e mostra come aziende cinesi cerchino di rubare i progressi fatti dagli Stati Uniti".

Il piano di Linwei Ding

Secondo i pubblici ministeri Ding lavorava alla sviluppo di un software utilizzato nel data center di supercalcolo di Google, il suo ruolo quindi gli avrebbe permesso di accedere all'infrastruttura hardware, alla piattaforma software, e ai modelli e alle applicazioni di intelligenza artificiale di Google supportati. Ding avrebbe copiato i file di Google per inviarli a una società tecnologica con sede in Cina.

Il dipendente di Google per diversi mesi, come spiega il Dipartimento di Giustizia, ha partecipato alle riunioni degli investitori per raccogliere fondi per la società Beijing Rongshu Lianzhi Technology, specializzata nel “settore dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico”. La start-up tecnologica gli avrebbe offerto 14.800 dollari al mese per ricoprire il ruolo di Chief Technology Officer dell'azienda. Per nascondere i frequenti viaggi i Cina, Ding avrebbe anche fatto usare il suo badge a un collega.

La risposta di Google

Google ha condotto un'indagine approfondita sul caso Ding e ha riferito il caso all'FBI. Come ha spiegato alla CNN il portavoce di Google José Castañeda, la società ha monitorato tutti i trasferimenti di file sulle piattaforme di archiviazione cloud tra cui Google Drive e Dropbox.

"Disponiamo di rigorose misure di salvaguardia per prevenire il furto delle nostre informazioni commerciali riservate e dei segreti commerciali. Dopo un'indagine, abbiamo scoperto che questo dipendente aveva rubato numerosi documenti e abbiamo rapidamente segnalato il caso alle forze dell'ordine", ha sottolinea Castañeda. "Siamo grati all’FBI per aver contribuito a proteggere le nostre informazioni e continueremo a collaborare strettamente con loro”.

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