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Sangue, pugni e fatality: il nuovo Mortal Kombat 1 è esattamente quello che volevamo

Mortal Kombat 1 rappresenta una sorta di rinascita dell’iconica serie picchiaduro. Tra novità e certezze, il titolo di NetherRealm e Warners Bros. è pronto a conquistare il pubblico di PS5, Xbox Series X|S, PC e Nintendo Switch.
A cura di Lorena Rao
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Se c'è un piacchiaduro diventato iconico nella storia dei videogiochi, quello è Mortal Kombat. Ideato da John Tobias ed Ed Boon, il titolo lanciato nel 1992 è diventato popolare – anche in negativo – per la truce violenza applicata su personaggi interpretati da attori reali digitalizzati. Famosissime le Fatality, attacchi finali caratterizzati da brutalità, sangue e ossa rotte. E così, negli anni, personaggi come Sub Zero, Scorpio, Johnny Cage sono penetrati nell'immaginario collettivo videoludico e non lo hanno mai più abbandonato. Dopo undici capitoli, la serie è pronta a conquistare la next-gen con un nuovo capitolo, Mortal Kombat 1, che funge come una sorta di reset.

Mortal Kombat 1: giocare in solitaria

In realtà parlare di un nuovo inizio non è del tutto corretto, nonostate il numero 1 nel nome. I richiami narrativi a Mortal Kombat 11 (titolo uscito nel 2019) sono evidenti, per cui è più semplice parlare di multiverso attraverso cui vivere una storia dal principio, incentrata sulla lotta tra il Regno della Terra e il Regno Esterno. Apprendiamo meglio le dinamiche attorno a questo evento e ai personaggi che lo alimentano nella corposa modalità Kampagna, dove a comandare sono le cutscene. Umorismo, violenza ma anche profondità si uniscono per dare origine a una storia che ci permette di addentrarci con stupore nel sanguinoso mondo di Mortal Kombat, sia da fan che da neofiti. Ad alternare le numerose scene in computer grafica, ci sono chiaramente i combattimenti tra diversi personaggi, che evolvono nel corso della campagna, sia psicologicamente sia in termini di parco mosse, per un'esperienza generale divertente e appagante. Prima di abbandonare la Kampagna, precisiamo che tale modalità è utile per sbloccare alcuni combattenti non disponibili all'inizio, per una ventina totale di personaggi, tra volti noti e inediti.

Un'altra modalità rivolta al single-player, ossia all'esperienza in solitaria, sono le Invasioni. Parliamo di una componente inedita per la serie di Boon e Tobias. Tale modalità prevede l'avanzamento tramite caselle, ognuna delle quali cela una sfida – ad esempio sconfiggere un avversario con dei malus – da affrontare con uno personaggio intercambiabile in qualsiasi momento, cosa che invece non è possibile fare in Kampagna. Completare le sfide delle Invasioni permette di sbloccare contenuti estetici con cui personalizzare il proprio combattente. Infine segnaliamo la presenza delle Torri, modalità in cui dover sconfiggere nemici che, piano dopo piano, diventano sempre più impegnativi.

Mortal Kombat 1: in compagnia è meglio

Quello che di solito intimorisce dei picchiaduro è il tecnicismo richiesto per poter giocare in maniera competitiva, sia contro il gioco in single-player sia soprattutto contro altri giocatori in multiplayer. Da questo punto di vista, Mortal Kombat 1 si presenta in modo molto accessibile anche ai fan dell'ultima ora, con un tutorial corposo che permette di prendere padronanza con le mosse e le combo (pugni, calci, prese), parate, attacchi potenziati, Fatality e l'uso dei Kameo, altra grande novità di questo titolo. In breve, i Kameo sono personaggi secondari che fungono da spalla del combattente principale scelto.

Basta premere un tasto – R1 nel caso di PlayStation 5 – per far entrare in campo il personaggio assist per una mossa fugace o un attacco potente in combo quando disponibile. Il risultato è, oltre a essere spettacolare, anche strategico, perché il richiamo di un Kameo al momento giusto può rivelarsi molto utile in più occasioni. Una volta presa padronanza con le possibilità offerte dal gioco, ci si può cimentarei negli scontri online tramite partite classificate e matchmaking contro altri giocatori.

MORTAL KOMBAT 1 | L'arrivo del Kameo in soccorso di Sub Zero
MORTAL KOMBAT 1 | L'arrivo del Kameo in soccorso di Sub Zero

A condire il tutto c'è una resa grafica pulita, nitida e performante. Le animazioni durante gli scontri sono fluide, e non riguardano i soli combattenti, bensì l'intero stage, con il pubblico pronto a galvanizzarsi o a intimirorsi a seconda delle situazioni generate durante il combattimento. Chi si nasconde dietro ai tavoli capovolti di un ristorante, chi inizia a fare il tifo, per una vitalità generale davvero apprezzabile.

Mortal Kombat 1 è un buon titolo, che saprà accontentare i fan della serie (che dal 2011 è passata sotto le redini di NetherRealm e Warner Bros.), ma anche chi ha poca dimestichezza con l'iconico picchiaduro. Il divertimento è garantito, nonostante le modalità non siano poi così tante e tutte equamente efficaci. Eppure, grazie alla caratterizzazione del mondo di gioco e dei suoi personaggi, alle perfomance tecniche e all'accessibilità dei comandi, Mortal Kombat 1 si conferma un bel picchiaduro, appagante, in cui menar le mani è puro godimento. Il titolo è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S, PC e Nintendo Switch.

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