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La Cina ha accusato gli Stati Uniti di “decine di migliaia” di attacchi cyber

Il Tao dell Nasa avrebbe rubato dati sensibili all’universita di Xi’an: è l’ennesima accusa di spionaggio tra i due Paesi.
A cura di Elisabetta Rosso
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La Cina ha accusato gli Stati Uniti di spiare università, società energetiche, e lanciare “decine di migliaia di cyber attacchi per hackerare dati sensibili”. Secondo un rapporto della National Computer Virus Emergency Response Center, gli Stati Uniti avrebbero violato i computer della Northwestern Polytechnical University di Xi'an. Università finanziata dal Ministero dell’Industria e Tecnologie dell’informazione cinese con un particolare know-how nei settori aeronautico e aerospaziale. Università che secondo i funzionari statunitensi svolge anche ricerche militari. Le azioni statunitensi "mettono in serio pericolo la sicurezza nazionale cinese", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, che ha anche accusato Washington di intercettazione. “La Cina condanna fermamente gli Stati Uniti", ha detto Ning. "Dovrebbero smettere immediatamente di rubare segreti e attaccare altri Paesi".

Secondo il rapporto del National Computer Virus Emergency Response Center, l'Ufficio per le operazioni di accesso su misura (Tao) della Nasa si è infiltrato nelle reti universitarie, ha preso il controllo di decine di migliaia di dispositivi di rete e ha ottenuto l’accesso a dati tecnici di base. Stando ai rapporti dell’agenzia cinese, negli ultimi anni il Tao avrebbe anche rubato oltre 140 gigabyte di dati di alto valore.

La guerra informatica tra Cina e Stati Uniti

Nel 2013 il Rapporto Mandiat, società americana specializzata in sicurezza informatica e cyber crime, accusava l’Istituto cinese di Shangai, APT1, di aver intercettato comunicazioni riservate. Anche gli attacchi hacker contro Microsoft sono stati imputati al governo cinese che avrebbe violato i sistemi di posta elettronica di Redmond. Di risposta Pechino l’anno scorso ha accusato Equation Group, un gruppo di hacker che fa parte dell'Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense (Nsa), di aver utilizzato una backdoor per monitorare 45 Paesi.

A marzo la società cinese di cyber sicurezza Qihoo 360 ha incolpato sempre l’Nsa di aver rubato dati critici e spalleggiare un gruppo di pirati che attacca aziende cinesi. L’FBI, di risposta, ha rivelato che apre costantemente (circa ogni dodici ore) nuovi casi per contrastare le operazioni di hackerahggio della Cina. La lista è lunga. Si sta combattendo una guerra sotterranea per il controllo dei dati.

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