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I licenziamenti delle Big Tech arrivano anche in Italia, Yahoo taglierà il 90% dei dipendenti

Secondo fonti sindacali, l’azienda ha deciso di tagliare 19 posti di lavoro sui 21 aperti in Italia. In tutto il mondo l’azienda licenzierà 1.600 dipendenti.
A cura di Valerio Berra
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“A partire dal 31 gennaio 2023 Yahoo Italia non pubblicherà più contenuti”. Sulla piattaforma di Yahoo Italia compare questo messaggio. Un segnale di una nuova direzione dell’azienda che adesso ricade a cascata anche sui dipendenti impiegati in Italia. Secondo fonti sindacali, Yahoo ha deciso per il taglio del 90% dei dipendenti che lavorano in Italia, tra le sedi di Milano e Roma. Al netto della percentuale, di fatto parliamo di 19 esuberi su 21 posti di lavoro.  Il piano di licenziamenti non riguarda solo il nostro Paese.

Yahoo infatti ha seguito le stesse policy in tema di licenziamenti di (quasi) tutte le altre Big Tech che negli ultimi sei mesi hanno deciso di tagliare la loro forza lavoro. A inizio febbraio Yahoo aveva annunciato il licenziamento di 1.600 dipendenti in tutto il mondo, circa il 20% del totale della sua forza lavoro. Storia simile a quella di Meta che aveva annunciato il licenziamento di dipendenti nella sede di Milano. Yahoo è una delle Big Tech più antiche del settore: nel 2024 compirà esattamente 30 anni. Dal 2021 il 90% dell’azienda è stata acquisito da Apollo Global Management per 5 miliardi di dollari.

L'azienda ha spiegato anche che al momento non verranno tagliati tutti i servizi in Italia. Se infatti sul portale Yahoo Italia non verranno più caricate notizie ma il motore di ricerca e il servizio di mail continueranno a funzionare, come viene spiegato sul sito: "Altri servizi, come Yahoo Mail e Yahoo Search, non sono interessati da tali modifiche. Ti ringraziamo per averci seguito e sostenuto". Certo, per quanto riguarda il motore di ricerca gli utenti sono rimasti in pochi, visto che in questo settore la battaglia con Google per le quote di mercato è stata ampiamente persa.

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