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L’aurora boreale potrebbe tornare in Italia: quando vederla di nuovo

Le aurore boreali sono state causate dalle espulsioni di massa coronale che hanno raggiunto la Terra, l’interazione con il campo magnetico ha generato le luci visibili anche in Italia. La tempesta è stata classificata con un livello di allerta G5.
A cura di Elisabetta Rosso
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STAZIONE METEOROLOGICA DI PALAZZO MANCINELLI | L'aurora boreale in Italia
STAZIONE METEOROLOGICA DI PALAZZO MANCINELLI | L'aurora boreale in Italia

Venerdì 10 maggio lo Space Weather Prediction Center (SWPC) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno avvertito che una tempesta geomagnetica avrebbe colpito la Terra. Quella notte nei cieli italiani è comparsa l'aurora boreale. “Quello che abbiamo visto a inizio maggio è stata una situazione davvero unica. Abbiamo assistito a molteplici eruzioni di plasma dal Sole, quando hanno interagito con l'atmosfera superiore della Terra – il campo magnetico – si sono trasformate nell'aurora. È stato possibile vederla anche molto a Sud", ha spiegato alla BBC Krista Hammond, meteorologa spaziale del Met Office.

Non solo in Italia, anche negli Usa, Regno Unito ed Europa meridionale. Ora lo spettacolo potrebbe tornare a inizio giugno. "L'attuale tempesta è stata causata da circa cinque espulsioni di massa coronale lanciate da un gruppo di macchie solari eccezionalmente grandi", ha spiegato Mike Lockwood, presidente della Royal Astronomical Society.

“C'è la possibilità che la stessa ‘regione attiva' continui a emettere CME – le espulsioni di massa coronale – e quando quella regione si riavvicinerà nuovamente alla Terra compariranno nuove aurore." Il Sole impiega circa 27 giorni per ruotare sul proprio asse, quindi potremmo vedere un'altra aurora boreale tra circa due settimane.

Perché si stanno verificando le tempeste geomagnetiche

“Il Sole ha un ciclo di attività di circa 11 anni, che va da un minimo a un massimo. Ora ci stiamo avvicinando al massimo solare”, ha spiegato Hammond. Durante questa fase l'attività del Sole è più forte, e genera macchie solari, "l'intensità di un ciclo è stimata dal numero di macchie che genera" ha sottolineato Hammond.

Questo è il 25° ciclo da quando abbiamo cominciato a osservare le macchie solari nel 1755. "L'ultima volta che abbiamo visto una tempesta geomagnetica di questa portata è stato nel 2003".

Le aurore boreali di inizio maggio

La tempesta geomagnetica che abbiamo visto a inizio maggio è stata un evento che si verifica "una volta ogni 30 anni ed è la più grande dal 2003", ha spiegato alla BBC Sean Elvidge, professore di Space Environment presso l'Università di Birmingham. Le aurore boreali nel cielo sono state causate dalle espulsioni di massa coronale che hanno raggiunto la Terra, l'interazione con il campo magnetico ha generato le luci visibili anche in Italia.

La tempesta è stata classificata con un livello di allerta G5, il più alto assegnato dai meteorologi del Met Office e della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti. "Abbiamo assistito a una macchia solare enorme, circa 15 volte più grande della Terra, sul lato del Sole rivolto verso il nostro pianeta", ha sottolineato Hammond.

I rischi delle tempeste geomagnetiche

Le tempeste geomagnetiche potrebbero causare blackout prolungati per linee elettriche, internet, comunicazioni radio e navigazione satellitare, e danni significativi alle infrastrutture. Come ha spiegato alla BBC Ian Muirhead, ricercatore di sistemi spaziali presso l'Università di Manchester: "Siamo molto più dipendenti dal punto di vista tecnologico ora di quanto lo fossimo anche durante l’ultima grande tempesta del 2003."

"Molti dei nostri servizi provengono dallo Spazio – non ce ne rendiamo nemmeno conto – è il collante che tiene insieme gran parte della nostra economia". Non solo, durante le tempeste geomagnetiche di inizio maggio anche i satelliti di Starlink sono stati "sotto forte pressione", come ha spiegato Elon Musk su X.

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