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Pagati per perdere peso: l’insolita proposta contro l’obesità di uno studio inglese

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Stirling, in Scozia, ha sperimentato un nuovo metodo per incentivare le persone a perdere peso: offrire ricompense economiche come premio per i chili persi. I risultati dello studio su quasi 600 uomini ha confermato la loro tesi.
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I mental coach lo sanno da sempre: il segreto per raggiungere un obiettivo è porsi degli obiettivi intermedi e concreti, meglio se accompagnati da una gratificazione. Uno studio dell'Università di Stirling, Regno Unito, ha attuato questo principio nel tentativo di trovare il metodo più efficace per contrastare l'obesità nella popolazione maschile, un problema sempre più diffuso e che riguarda tutti, non solo gli uomini: secondo gli ultimi dati più di un miliardo di persone sono obese.

Fin qui sembra uno studio come tanti, se non fosse per il tipo di premio promesso in cambio del raggiungimento degli obiettivi di perdita di peso. Come gratificazione in cambio dell'impegno richiesto, i ricercatori hanno infatti offerto ai candidati delle ricompense economiche. Può sembrare assurdo, ma ha funzionato.

Com'è stato condotto lo studio

In realtà l'approccio adottato dagli studiosi dell'università inglese ha delle basi scientifiche e psicologiche, tutt'altro che scontate. Per capirle però dobbiamo chiarire come è stato ideato l'esperimento. Per prima cosa, Game of Stones – così è stato chiamato il progetto – è uno studio "pensato dagli uomini per gli uomini", con l'obiettivo di superare la difficoltà – spiegano i ricercatori – che gli uomini normalmente mostrano nell'affidarsi ai gruppi di supporto per la perdita di peso. Ridurre l'obesità è infatti una sfida decisiva per la sanità pubblica: a questa condizione è infatti associato a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, di diabete di tipo 2 o altri disordini del metabolismo, come l’ipercolesterolemia.

I ricercatori hanno reclutato quindi una platea di 585 uomini affetti da obesità e prevenienti da Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord. A tutti sono stati dati gli stessi obiettivi: avrebbero dovuto perdere il 5% del loro peso nei primi tre mesi, il 10% entro il sesto mese e mantenere una perdita complessiva di 10 chili dopo un anno esatto dall'inizio dell'esperimento.

Prima dell'inizio del percorso i partecipanti sono stati però divisi in tre gruppi, in base al metodo "motivazionale" adottato per accompagnarli lungo il loro percorso di dimagrimento. Al primo gruppo sono stati inviati ogni giorno dei messaggi di supporto, al secondo oltre i messaggi sono state promessi dei soldi (400 sterline) che avrebbero ricevuto solo se avessero raggiunto gli obiettivi richiesti. Infine, un terzo gruppo non ha ricevuto né messaggi né promesse di ricompense economiche.

Quali sono i risultati

I risultati dell'esperimento hanno confermato che l'intuizione – risultato della collaborazione tra studiosi e gli stessi partecipanti allo studio – si è rilevata giusta. Gli uomini del secondo gruppo sono infatti quelli che hanno perso più chili (in media il 5% del loro peso), mentre i partecipanti del primo gruppo, che avevano ricevuto solo messaggi promozionali, non hanno perso più del 3% del loro peso. Ancora meno soddisfacenti sono stati i risultati del terzo gruppo (senza messaggi e senza soldi) hanno perso in media solo l'1% del loro peso.

Secondo i ricercatori questi dati dimostrano che offrire degli incentivi economici potrebbe essere un metodo efficace per contrastare l'obesità e migliorare la salute dei cittadini con una spesa minima da parte del sistema sanitario nazionale.

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