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Il Piccolo Principe: 5 cose che non sai sul capolavoro letterario da oggi in 3D

La storia de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute, si conferma come la più educativa e amata di sempre. Scopri le 5 cose che ancora non sai e, fra queste, una novità cinematografica per i bambini di ogni età.
A cura di Redazione Cultura
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film in 3d il piccolo principe
Immagine del film in 3D de "Il piccolo principe" presto al cinema

Ne "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicato a New York nel 1943 e dedicato a Léon Werth, l'autore si rivolge immaginariamente al suo amico bambino non ancora divenuto adulto. Ma con le sue dolci parole e i poetici acquerelli si presenta a tutti i bambini e proprio per la semplicità riconferma la sua funzione educativa e fa riflettere su grandi temi. L’amicizia, per l’autore, è un valore importantissimo senza il quale è impossibile vivere una vita piena e l’infanzia è presentata come il più bel periodo dell'esistenza, sarà questa età meravigliosa a dare un senso alla "morte" del Piccolo Principe. Ecco le curiosità più interessanti della fiaba più amata di sempre.

1. Dopo la Bibbia è il libro più tradotto della storia 

É stato tradotto in 253 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo. Le lingue più conosciute dei cinque continenti sono ovviamente state le prime a vederlo tradotto, ma in seguito si è arrivati a tradurlo anche in lingue e dialetti poco conosciuti: dalla lingua corsa, al bretone, dal gallurese al milanese, al napoletano, al friulano o "marilenghe" lingua neolatina del Friuli, dall'aragonese in Spagna all'esperanto e il guaraní. Nel 2005 è stato tradotto in toba, una lingua del nord dell'Argentina, con il nome di So Shiyaxauolec Nta'a e sembra essere il primo libro ad avere una traduzione in questa lingua dopo il Nuovo Testamento.

2. Il simbolismo cristiano

Il libro si presenta sin da subito con una connotazione metafisica ed è pieno di simboli religiosi come i baobab, "alberi grandi come chiese". Di frequente Saint- Exupéry usa l'immagine della chiesa e della cattedrale come allegorie. La cattedrale è simbolo di una civiltà fraterna e solidale capace, in dissonanza con un mondo afflitto dagli egoismi e le miserie dell'uomo. Costanti i rimandi biblici: il richiamo alle stelle, la presenza ed il mistero del divino, l'amore, l'effimero e l'eterno, i simboli della tradizione giudaico-cristiana, la morte e le risposte di Dio.

3. Il carattere eroico del Piccolo Principe e l'indignazione verso il mondo attuale

Il misterioso bambino biondo, proveniente da un pianeta minuscolo, è entusiasta di conoscere il mondo degli uomini e le loro abitudini tanto da non avere paura quando approda in posti sconosciuti, non appare mai smarrito e mai impaurito ma è sconcertato dalla stranezza delle "persone adulte". La sua voglia di conoscere lo rende curioso e pieno di coraggio. Indimenticabile la tenerezza dei suoi occhi che filtrano la sua genuinità e l'innocenza in un mondo molto corrotto dall'ingiustizia e dall'opportunismo, stereotipo della società moderna e contemporanea.

4. La geografia fantastica de "Il Piccolo Principe"

Curiosa la presenza del geografo che guida il piccolo principe nel visitare la Terra, che il protagonista scopre con immenso stupore per le dimensioni e per il grande numero di persone. Lui invece viene da un pianeta minuscolo, l’asteroide B-612, così piccolo che si può ammirare il tramonto tutto il giorno solo camminando un po’. L’asteroide è costellato di tre vulcani e il piccolo principe ne ha cura, estirpando le piante infestanti tra cui dei baobab i cui semi sono mossi dal vento: queste sono infatti molto fastidiose, date le dimensioni limitate dell’asteroide.

5. "Il piccolo principe" diventa film in 3d e sarà nelle sale italiane dal 3 dicembre

Ecco l'ultima rivisitazione cinematografica del regista Osborne: la Paramount ha diffuso il trailer de “Il Piccolo Principe”, è diretto da Mark Osborne, regista di “Kung Fu Panda”, ed è realizzato in animazione CGI e stop-motion con un budget di 80 milioni di dollari. Nel Cast italiano grandi voci come Tony Servillo, Alessandro Gassmann, Stefano Accorsi, Paola Cortellesi.

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