1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

G8 Genova, Corte Europea dei Diritti Umani: “Ammissibile il ricorso dei poliziotti condannati”

Alcuni funzionari di polizia avevano presentato il ricorso lamentando violazioni del “diritto di difesa”: la Cedu ora dovrà valutare nel merito se ci sono i presupposti per una revisione del processo.
A cura di Davide Falcioni
1 CONDIVISIONI
Immagine

Il ricorso presentato dai funzionari di polizia condannati definitivamente per le violenze alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001 è stato giudicato ammissibile dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu): gli agenti, che dopo essere stati assolti in primo grado erano stati condannati per falso e calunnia in appello e Cassazione, avevano lamentato delle violazioni del "diritto di difesa": spetterà ora alla Cedu valutare il ricorso nel merito e, se verranno riscontrate effettivamente delle violazioni, aprire la strada a una revisione completa del processo.

A presentare il ricorso sono stati Gilberto Caldarozzi, oggi vicedirettore della Dia, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Carlo Di Sarro, Francesco Gratteri, Salvatore Gava, Giovanni Luperi, Massimo Mazzoni, Spartaco Mortola, e Nando Dominici. Secondo questi funzionari i giudice della Corte d'Appello di Genova avrebbero dovuto risentire i loro testimoni – già interrogati in primo grado – prima di emettere una sentenza di condanna che ha ribaltato la precedente assoluzione. Sempre secondo i poliziotti la decisione di non coinvolgere nuovamente i testi avrebbe violato l’articolo 6 della Convenzione europea per i Diritti dell’uomo (il cosiddetto “diritto a un equo processo”), che sancisce appunto il diritto degli imputati di interrogare i testimoni a carico.

La questione, tuttavia, era stata già affrontata dalla Corte di Cassazione, che aveva rigettato il ricorso sostenendo che i giudici di appello non avevano effettuato una valutazione diversa delle testimonianze, bensì tratto da alcune di esse conseguenze diverse rispetto alla responsabilità degli imputati. Ora la parola spetta alla Corte Europea dei Diritti Umani che dovrà valutare la questione nel merito: "In caso di accoglimento con sentenza definitiva dei ricorsi da parte della Cedu – ha spiegato l’avvocato di Nando Dominici – si aprirebbe la possibilità di una ricorso per revisione da parte degli imputati condannati per fare ripartire il processo dalla stessa fase in cui si è verificata la violazione". In tal caso, il processo Diaz, a quasi 17 anni dai fatti, potrebbe ripartire dall’appello. Ieri sera, tuttavia, il pubblico ministero Enrico Zucca ha precisato: "Il fatto che la Corte europea abbia detto che il ricorso è “ammissibile” non significa che verrà accolto: ricordiamoci delle motivazioni della Cassazione, ma anche delle sentenze della Cedu su Diaz e Bolzaneto".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views