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Guerra in Ucraina

Per l’Ucraina Putin ha licenziato otto generali perché “hanno sbagliato le operazioni militari”

Il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale Oleksiy Danilov ha spiegato sui canali tv del Paese che otto generali russi sarebbero stati licenziati.
A cura di Giacomo Andreoli
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Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe licenziato otto generali russi perché "hanno fallito" nel condurre le operazioni militari in Ucraina. A riferirlo è l'ucraino Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, sui canali tv ancora attivi del Paese.

"Oggi– ha spiegato l'ex deputato e sindaco di Luhansk- abbiamo una chiara comprensione di quali piani ha il nemico. Sono cambiati un po' dall'inizio della guerra: in 2-3 giorni volevano marciare lungo Khreshchatyk, ma questo non accadrà mai. Adesso sono passati a una tattica diversa e hanno cambiato leadership, con 8 generali rimossi dalle loro posizioni perché non hanno portato a termine il loro compito".

Secondo Danilov ne sarebbero stati nominati di nuovi. "Capiamo chiaramente cosa sta succedendo nella Federazione Russa– aggiunge- posso dire che sono disperati". Ora anche i propagandisti russi, quindi, avrebbero cambiato la loro retorica nei confronti dell'Ucraina. Per il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa, infatti, anche "persone come il presentatore tv Vladimir Solovyov e altri mascalzoni si stanno arrendendo, cominciando a pensare a ciò che non va nell'attacco russo: non pensavano che questa fosse una nazione, che fossimo così uniti".

Quindi la convinzione che la guerra finirà non con la resa ucraina, ma con quella della Russia. Danilov cita per questo fonti di intelligence americane sulla situazione in Ucraina, in cui si direbbe che le previsioni di vittoria sono a favore di Kiev. "Sarà difficile? – si domanda retoricamente- Sì, sarà difficile, non bisogna sottovalutare il nemico. Finora lo abbiamo battuto in tutte le direzioni, ma lui, come le locuste, si insinua e striscia. In ogni caso so per certo che resisteremo".

Nel frattempo, però, prosegue l'avanzata delle truppe russe nel Paese dell'est Europa e aumenta il numero delle città sotto assedio: dopo quattordici giorni di guerra a pagare il prezzo più alto è stata Mariupol, dove è stato colpito un ospedale, facendo diverse vittime. Continuano anche i bombardamenti a Kharkiv e le forze del Cremlino sarebbero dirette anche verso Mykolaiv. Intanto ci sono movimenti alle porte di Kiev e a Chernihiv, dove si combatte via terra.

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