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Guerra in Ucraina

Bielorussia avvia esercitazioni al confine Nato, Lukashenko: “Se vuoi la pace, preparati alla guerra”

La Bielorussia ha avviato esercitazioni militari nella regione di Grodno, ai confini con Polonia e Lituania, e nella regione di Gomel, vicino all’Ucraina. Il presidente Lukashenko ha dichiarato: “Ci stiamo preparando alla guerra perché vogliamo la pace”.
A cura di Antonio Palma
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Nuove tensioni in Europa Orientale dove la Bielorussia ha avviato esercitazioni militari al confine con l’Ucraina e i Paesi Nato e Ue come Lituania e Polonia. "Se vuoi la pace, preparati alla guerra", così il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha annunciato l’avvio della vasta esercitazione militare in varie zone del Paese. Come annunciato dal ministero della Difesa bielorusso, infatti, l’esercitazione della durata di tre giorni si svolgerà sia nella regione di Gomel, vicino al confine con Russia e Ucraina, sia nella zona di Grodno, dalla parte opposta del Paese, al confine con la Nato.

Le dichiarazioni di Lukashenko

Secondo il ministro della difesa bielorusso, le esercitazioni mirano ad addestrare gli ufficiali e le truppe di difesa territoriale su come difendere le rispettive regioni e come agire nel caso in cui venga promulgata la legge marziale, cioè la legge di guerra. Il presidente Alexander Lukashenko invece ha affermato che la Bielorussia "si sta preparando alla guerra" anche se il paese non vuole combattere, perché la Bielorussia "non ha bisogno di minacciare nessuno".

“Non dovete credere a chi dice che vogliamo combattere. Ma ci stiamo preparando alla guerra perché vogliamo la pace, lo dico apertamente” ha dichiarato Lukashenko, citato dall’agenzia di stampa bielorussa Belta. Il Paese, ha aggiunto Lukashenko, “sta conducendo il necessario addestramento delle unità e sta fornendo alle truppe vari tipi di armi ed equipaggiamenti”.

Le esercitazioni militari della Bielorussia

Le esercitazioni erano in programma da tempo e già nei giorni scorsi Lukashenko aveva ispezionato un battaglione di carri armati vicino al confine lituano schierato per le manovre, dichiarando che qualsiasi "provocazione" deve essere affrontata con la forza. "Lo dico pubblicamente: ogni provocazione deve essere fermata con mezzi militari", ha detto Lukashenko.

“L’Unione europea rappresenta una minaccia solo per coloro che disprezzano la democrazia, i diritti umani, i diritti dei cittadini e il rispetto delle regole e del diritto internazionale nelle relazioni internazionali. L’Unione europea non è un’alleanza aggressiva. Nessuno deve averne paura, solo coloro che cercano di minare il rispetto per le regole internazionali e per la democrazia e i diritti umani” ha replicato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, aggiungendo: "Non lo consideriamo un presidente, ha frodato le elezioni e continua a opprimere la sua popolazione, è complice dei crimini commessi dalla Russia in Ucraina e ovviamente stiamo lavorando per rendere l'Europa attrezzata per affrontare tutte le minacce che provengono da persone come Lukashenko".

La Bielorussia, che è il più stretto alleato della Russia, ha visto le sue relazioni con i vicini occidentali e l’Ucraina deteriorarsi dopo la guerra in Ucraina e soprattutto dopo che Mosca ha utilizzato il territorio bielorusso come punto di partenza per la sua invasione di Kiev nel febbraio 2022.

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