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Commissione Ue contro Renzi: “La smetta di insultare, la flessibilità è merito nostro”

Duro intervento del Presidente della Commissione Europea Juncker contro Matteo Renzi: “Non ci offenda, siamo stati noi a introdurre la flessibilità”.
A cura di Redazione
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C’era grande attesa per la conferenza stampa di questa mattina del Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, soprattutto in considerazione del fatto che si trattava di un appuntamento “non programmato”. E infatti le sorprese non sono mancate, a partire dai giudizi molto duri nei confronti di quegli Stati che nel corso delle ultime settimane hanno manifestato una certa “irritazioni” nei confronti dell’operato della Commissione, in particolar modo per quel che riguarda le determinazioni sulla gestione dell’emergenza profughi.

Ma Juncker ha usato parole durissime soprattutto nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il quale i rapporti sono tesissimi, specie dopo i rilievi sul “salva banche”. “Probabilmente a fine febbraio mi recherò in Italia, perché l'atmosfera tra Roma e la Commissione non è delle migliori”, ha cominciato Juncker, ricordando le lamentele di Renzi sulle sue mancate visite nel nostro Paese; poi ha affondato il colpo: “Io amo molto Renzi, ma non capisco perché debba insultare il lavoro della Commissione a ogni occasione. Io tengo la mia irritazione in tasca e evito di esprimermi come lui si rivolge a me perché questo non sempre risolve le cose, ma si smetta di pensare che sono naif, perché non lo sono”.

Poi una precisazione piuttosto piccata: “Sono stato sorpreso nel sentire dire da Renzi che è stato lui a introdurre la flessibilità alla fine del semestre europeo di Presidenza italiana, perché sono stato io. E l’Italia non dovrebbe criticare troppo la Commissione perché siamo stati noi a introdurre la flessibilità contro la volontà di alcuni Stati membri che molti dicono dominare l'Europa”.

Renzi replica: "Non ci facciamo intimidire"

In serata è arrivata la replica del nostro Premier che in una intervista al Tg5 non ha smorzato i toni commentando: "Non ci facciamo intimidire dalle dichiarazioni ad effetto". Alcuni dei contenuti dell’intervista sono stati anticipati dal direttore del tg via Twitter. Durante il colloquio il capo del governo ha ribadito che"l’Italia merita rispetto" e ha precisato che la flessibilità in ambito europeo è arrivata "solo dopo molte insistenze da parte dell’Italia".

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