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Colosso cinese compra Berio e Sagra, eccellenze Made in Italy dell’olio d’oliva

Bright food – colosso cinese del comparto alimentare – ha acquistato la lucchese Salov, a cui fanno capo i marchi Berio e Sagra.
A cura di D. F.
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La Cina mette le mani sull'olio d'oliva italiano. Dopo un negoziato lungo oltre un anno la Bright food – facente capo a Pechino – ha concluso l'acquisto della ditta lucchese Salov a cui fanno riferimento i marchi Berio e Sagra più le produzioni riservate alle private label della grande distribuzione, con ricavi totali di circa 295 milioni. Salov è un'azienda storica del panorama agroalimentare italiano che finora era controllata da Filippo Berio e Dino Fontana. L'intesa sulla vendita a Bright food era stata già raggiunta durante l'estate ma l'accordo è stato perfezionato solo negli ultimi giorni. L’operazione è di fondamentale importanza per il colosso cinese che ha un giro di affari di 17 miliardi di dollari e recentemente ha acquisito l’inglese Weetabix, l’australiana Manassan Food e l’israeliana Tnuva, quest’ultima pagata 2,5 miliardi di dollari. Bright food è una siocietà di proprietà dello Stato Cinese e rappresenta il fiore all'occhiello del governo di Pechino nel settore alimentare.

Salov era da tempo alla ricerca di un acquirente internazionale che ne potesse valorizzare il mercato all'estero, in particolar modo verso i paesi emergenti. Secondo gli imprenditori quello cinese è lo sbocco più promettente, dal momento che nell'ultimo anno le esportazioni italiane di olio d’oliva sono passate da dieci a 40 milioni di chilogrammi.

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