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Charleroi, ucciso agente centrale nucleare e rubato badge. Procura: non è terrorismo

L’omicidio potrebbe essere un crimine comune, ma è nota l’intenzione iniziale dei terroristi jihadisti di colpire le centrali nucleari del Belgio.
A cura di Redazione
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Centrale nucleare di Charleroi in Belgio.
Centrale nucleare di Charleroi in Belgio.

Update 14:40 – Secondo quanto riporta il quotidiano locale Le Soir, la Procura di Charleroi ha smentito ufficialmente la pista terroristica per l'omicidio dell'agente della sicurezza della centrale nucleare, Didier Prospero.

L'uccisione giovedì sera di un agente di sicurezza in servizio nella centrale nucleare di Charleroi potrebbe essere un episodio di criminalità comune, ma gli inquirenti non possono escludere la pista terroristica. Il vigilantes, secondo quanto riportato da "La Dernière Heure", era uscito con il cane dall'impianto, che si trova a circa 60 chilometri da Bruxelles, quando è stato ucciso. Il badge per l'accesso al sito è stato rubato, ma subito disattivato non appena rinvenuto il corpo dell'agente. Le centrali nucleari del Belgio sono sotto osservazione da quando gli agenti avevano rinvenuto a fine novembre, in occasione dell'arresto di Mohamed Bakkali, dieci ore di filmati che riprendevano la casa del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare del Belgio.

Già nei giorni scorsi è stata presa in considerazione l'eventualità che i terroristi abbiano avuto l'intenzione di colpire le centrali nucleari – in particolare quella di Liegi – e che solo dopo gli arresti di Salah Abdeslam e dei suoi complici abbiano ripiegato sugli attentanti di martedì alla stazione della metropolitana e all'aeroporto. Lo stesso ritrovamento del filmato a dicembre portò il governo belga a rafforzare le misure di sicurezza, disponendo nei due impianti una vigilanza di 140 soldati. Una decisione, questa, che potrebbe aver suggerito alla cellulare jihadista di cambiare strategia.

La videocamera che ha girato dieci ore di filmati e che fu ritrovata a dicembre nel covo di Mohamed Bakkali sarebbe stata posizionata dai fratelli Ibrahim e Khalid El Bakrauoi, gli attentatori suicidi, rispettivamente, dell'aeroporto di Zaventem e della stazione della metro di Maelbeek. Le telecamere di sorveglianza del dirigente hanno filmato due uomini, che potrebbero essere proprio i fratelli El Bakrauoi, nell'atto di riprendere la propria videocamera dai cespugli antistanti l'abitazione del direttore del programma nucleare belga.

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