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Borse negative e spread sopra i 425 punti, torna la paura in Europa

Giornata nera per tutti i mercati finanziari dell’Europa con Piazza Affari, la peggiore dopo Atene, trascinata dai dati sul debito pubblico diffusi da Bankitalia.
A cura di Antonio Palma
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Borse negative in tutta Europa e lo spread sopra i 425 punti

Inizio di settimana  nero per le Borse europee trascinate giù dalle notizie provenienti dalla Grecia, ma anche dai cambiamenti politici elettorali nel continente e dai dati diffusi sulla mancata ripresa economica. Oggi tutti i mercati finanziari europei più importarti hanno chiuso con un ribasso vicino ai due punti percentuali, con Milano, la peggiore di tutte dopo Atene, che a fine giornata ha fatto registrare un indice FTSE Mib a -2,74%.

Il pericolo Grecia innervosisce i mercati – In questa sorta di passo indietro generalizzato che ci fa ritornare alla mente la situazione economica di alcuni mesi fa, sfortunatamente per l'Italia non poteva mancare una nuova impennata dello spread tra i nostri Titoli di stato e quelli tedeschi  che torna sopra i 425 punti. Il fallimento politico della Grecia che probabilmente andrà a nuove elezioni sembra ormai il preludio all'abbandono definitivo di Atene all'Unione Europea che rende instabili i mercati e nervosi gli investitori nel vecchio continente. Così al fianco di Atene che ha chiuso a -4,27% anche Madrid a -2,66%, Parigi a -2,29% e Londra a -1,74%.

Francoforte influenzata dalla sconfitta elettorale della Merkel – A subire questo nuovo tracollo finanziario in pratica sono tutti i Paesi dell'Unione Europea nessuno escluso, compresa la Germania con Francoforte che ha fatto segnare a fine seduta un -1,94%. Dato però che forse risente anche della sconfitta politica alle elezioni regionali in Germania da parte della CdU e dunque della Merkel che per molti presuppone una chiara bocciatura della politica del rigore a tutti i costi voluta dalla Cancelliera tedesca. Resta il bund tedesco che ormai è diventato il bene di rifugio preferito con rendimenti scesi ai minimi storici.

Dati negativi sul nostro debito pubblico – In generale però a preoccupare le Borse è il futuro del debito sovrano dei Paesi europei che, con il tracollo greco, potrebbe trasformarsi in una debacle senza via di ritorno. Su Piazza Affari, che a metà giornata è arrivata a segnare anche -3,54%, oggi ad esempio hanno pesato molto i dati diffusi da Bankitalia sulla situazione del nostro debito pubblico che ha toccato nuovi livelli record nonostante le maggiori entrate fiscali. Tra le peggiori ovviamente le banche, ma anche il comparto industriale non è andato bene, gli indici peggiori a fine giornata sono per Mediolanum, Enel, Unicredit e Telecom.

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