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Bersani rilancia sul rapporto politica-finanza, Renzi risponde e Serra querela

Continua lo scontro tra i due candidati alle primarie del centrosinistra, Bersani e Renzi, sul rapporto tra politica e finanza, con Vendola a fare da terzo incomodo.
A cura di Antonio Palma
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Bersani rilancia sul rapporto politica-finanza, Renzi risponde e Serra querela

Lo scontro tra i due candidati alle primarie del centrosinistra sul rapporto tra finanza e politica continua dopo il botta e risposta su twitter tra Bersani e Renzi. Oggi infatti il segretario del Pd ha rilanciato affermando che "con la gente basata alle Cayman non deve parlare nessuno, è ora di finirla, in Italia non ci si deve far dare consigli da chi viene dai paradisi fiscali"  prendendosi l'immediata risposta del sindaco di Firenze che ha commentato "se uno non vuole parlare con tutti coloro che hanno una sede alle Cayman vuol dire che non vuole parlare con quelli che ci comprano i nostri titoli di Stato". Come aveva fatto ieri Matteo Renzi ha così di nuovo invitato il leader del Pd ad un incontro pubblico "davanti ai cittadini su quali sono le idee per le banche, per la trasparenza, per i finanziamenti e per l'economia". Un'ipotesi che sembra non dispiacere a Bersani che da Cernobbio conferma "stiamo facendo le primarie, si discute, non siamo a un pranzo di gala e tutto questo sta facendo bene al Pd".

Sul segretario del Pd però si è abbattuta anche la risposta del protagonista dello scontro, Davide Serra, che aveva organizzato la famosa cena elettorale per Renzi. L'imprenditore accusa Bersani di averlo definito un bandito e minaccia querele, "essere stato definito bandito mi offende personalmente, offende la mia famiglia e i miei figli, e delegittima il lavoro pulito e trasparente che ho portato avanti in 20 anni di attività". "Trovo incredibile che in un Paese con un'evasione fiscale da record, che nessuno dei politici sembra abbia, sinora, voluto veramente combattere, venga definito ‘bandito' un investitore istituzionale basato a Londra, regolato dall'Fsa e dalla Sec e tassato dall'Inland Revenue" spiega Serra  e poi rivolto direttamente a Bersani "in Italia lei è immune ma ci penseranno i miei legali italiani e inglesi che chiameranno i giudici a decidere sulle sue parole".

Pronta la risposta di Bersani prima con una nota del suo staff che chiarisce "Il segretario del Pd ha parlato di Cayman e non di Davide Serra che non ha il piacere di conoscere", poi direttamente "Non c'è nulla da offendersi, se si offende problemi suoi". Il segretario del Pd infatti ribadisce il suo pensiero "sto dicendo che noi italiani non dovremmo considerare tutti quelli che hanno base alla Cayman non so dove l'ho offeso, non capisco perché si è offeso". Nella polemica come aveva fatto anche ieri si intrufola anche un altro candidato alle primarie del centrosinistra, il leader di Sel Nichi vendola, che sempre da twitter annuncia "Inviterò a cena banchieri e alta finanza. Dirò che voglio tassare loro per diminuire tasse a imprese e lavoratori. Temo che cenerò da solo".

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