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USA, Senato boccia norme per regolare l’accesso alle armi. Casa Bianca: “Vergognoso”

Il Senato americano ha bocciato quattro proposte di legge che avrebbero limitato l’accesso alle armi da fuoco, vietandolo a sospetti terroristi e a soggetti con la fedina penale compromessa.
A cura di Davide Falcioni
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Neanche la Strage d'Orlando è servita affinché il Senato statunitense decidesse di inasprire la legislazione sulle armi da fuoco, rendendo l'accesso a pistole e fucili almeno un po' più complicato di quanto non sia oggi. Nella serata di ieri infatti Democratici e Repubblicani si sono – di fatto – annullati a vicenda sbarrando la strada a proposte di legge per avanzare verso maggiori controlli e restrizioni sulla detenzione delle armi da fuoco. Le quattro proposte – due per ciascuno schieramento – non hanno raggiunto i 60 sì necessari per consentire un proseguimento dell'iter: una quinta opzione arriverà in aula nelle prossime ore, ma pur con prospettive più ottimistiche non ci si aspetta la svolta ed è quindi assai probabile che sul tema continuerà a dominare un vero e proprio stallo.

I senatori si sono dunque piegati di nuovo alla potentissima lobby delle armi con a capo la National Rifle Association, e ciò nonostante le restrizioni proposte fossero state veramente assai moderate. Una proposta di legge voleva vietare l’acquisto di pistole e fucili agli individui che già si trovano sulla “no-fly list”, una lista di sospetti terroristi a cui è vietato l’accesso su un aereo. Un'altra norma avrebbe previsto un controllo della fedina penale del cliente al momento dell'acquisto in armeria. Entrambi i provvedimenti sono stati bocciati, malgrado fossero di assoluto buon senso e preservassero il diritto per la stragrande maggioranza dei cittadini di comprare pistole e fucili.

Come si spiega dunque il voto di ieri sera in Senato? E come è possibile che neanche la più grave strage della recente storia americana abbia smosso le coscienze di democratici e repubblicani? La ragione è piuttosto semplice: negli Stati Uniti il possesso di un'arma da fuoco è considerato un diritto basilare e, con la National Rifle Association che detiene un enorme potere, il rischio per molti deputati e senatori è quello di non essere rieletti se si oppongono al libero e indiscriminato possesso di una pistola o fucile.

In merito a quanto accaduto ieri sera in Senato è durissimo il modo in cui Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, condanna il no alla stretta sulle armi da fuco tentata dopo la strage di Orlando. "Quello che abbiamo visto la scorsa notte negli Usa è una vergognosa dimostrazione di vigliaccheria: respingendo i quattro testi di legge presentati i repubblicani continuano a proteggere l'assenza di norme che permette anche persone sospettate di terrorismo di acquistare armi. Una cosa senza senso"

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