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Tigri a rischio estinzione, nell’ultimo secolo scomparso il 97% di quelle selvatiche

L’allarme lanciato dal Wwf in occasione della giornata mondiale della tigre. In molti paesi del sudest asiatico i bracconieri stanno decimando le tigri.
A cura di Antonio Palma
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Sempre più vittime del bracconaggio le tigri selvatiche sono ormai una specie a serio rischio di estinzione. Basti pensare che solo negli ultimi cento anni la popolazione di tigri selvatiche è diminuita del 97%, e se non si inverte velocemente la tendenza le tigri potrebbe sparire del tutto nel prossimo decennio. Sono questi infatti i drammatici dati diffusi dal wwf in occasione della giornata mondiale della tigre, il Tiger Day 2014, che è stata celebrata ieri in tutto il mondo. Secondo le statistiche del Network Traffic, la rete di monitoraggio del commercio della fauna selvatica, sono state almeno 1.590 le tigri che sono state interessate dai sequestri effettuati tra gennaio 2000 e aprile 2014, vale a dire una media di due animali uccisi a settimana. Numeri incredibili che però potrebbero essere ancora maggiori visto che per sua natura il mercato illegale degli animali sfugge ai controlli. Del resto insieme con avorio e corno di rinoceronte, la pelliccia e le ossa di tigre sono uno dei prodotti animali più richiesti in tutta l’Asia. Purtroppo proprio per mancanza di informazioni precise sulla presenza di tigri in alcuni di questi Paesi "non consente di definire le azioni urgenti e inderogabili da promuovere" denuncia il wwf.

Situazione critica in Asia

"Nel 2010 molti paesi non avevano intrapreso sistematiche indagini nazionali sulla tigre. Ora molti lo hanno fatto o lo stanno facendo, ma non tutti, lasciando grandi vuoti nella nostra conoscenza e dubbi sulla reale situazione" ha spiegato il capo del Wwf Tigers Alive Initiative, Michael Baltzer, aggiungendo: "Fino a quando non sapremo quante tigri esistono e dove sono, non possiamo sapere il modo migliore per proteggerle". Il rischio concreto è che molti Paesi possano perdere la loro popolazione di tigri selvatiche a causa dei bracconieri senza nemmeno rendersene conto. Una situazione che riguarda in particolar modo i Paesi del sudest asiatico. Paesi come il Laos o il Vietnam infatti stanno assistendo ad una rapido depauperamento delle loro risorse naturali tipico habitat delle tigri e in più sono diventati importanti rotte del commercio illegale di animali salvatici verso la Cina. Il Wwf chiede a questi Paesi e alla comunità internazionale un impegno concreto affinché vengano avviati gli studi necessari ad invertire la rotta.

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