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Tasse, famiglie italiane tartassate: ogni anno pagano 15300 euro

Nuovo record del carico fiscale medio annuo delle famiglie italiane, chiamate a versare quasi 15.330 euro. Lo comunica l’Ufficio studi della Cgia: ogni famiglia versa a Erario, Regioni e Enti locali mediamente 1.277 euro al mese.
A cura di Susanna Picone
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Su ogni famiglia italiana grava un carico fiscale medio annuo di quasi 15.330 euro. A fare i conti è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha stimato il gettito di imposte, tasse, tributi e contributi previdenziali che le famiglie italiane ogni anno devono versare allo Stato. Secondo i calcoli della Cgia, tra l'Irpef e le relative addizionali locali, le ritenute, le accise, il bollo auto, il canone Rai, la tassa sui rifiuti, i contributi a carico del lavoratore e altro ancora, ogni nucleo familiare versa all'erario, alle regioni e agli enti locali mediamente 1.277 euro al mese. Si tratta di una cifra che di fatto corrisponde allo stipendio medio percepito mensilmente da un impiegato. Nel 2013, grazie all'abolizione dell'Imu sulla prima casa, il prelievo medio annuo era sceso a 15.329 euro e cioè di 325 euro in meno rispetto a quanto era stato versato l’anno precedente. Per l'anno in corso, invece, il gettito è destinato ad aumentare ancora a causa dell'introduzione della Tasi e degli effetti legati all'aumento dell'aliquota Iva avvenuto nell'ottobre scorso.

Cgia: i giorni di lavoro necessari per pagare le tasse ammontano a 161

Secondo l'Ufficio studi della Cgia, con una pressione fiscale che per il 2014 è destinata a toccare il record storico del 44%, quest'anno i contribuenti italiani hanno lavorato per il fisco fino all'11 giugno: ben 12 giorni in più di quanto avevano fatto nel 1995. I giorni di lavoro necessari per pagare le tasse ammontano – dice la Cgia – a 161, come nel 2011 e contro i 160 del 2013 e i 155 del 2010 e del 2011. “Pur essendo un Paese di tartassati – così il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – i servizi che riceviamo dallo Stato spesso non sono all’altezza delle aspettative. Dalle infrastrutture alla sanità, dai trasporti all’istruzione, in molte regioni la qualità e la quantità di questi servizi è spesso inaccettabile”. Per Bortolussi nonostante la restituzione degli 80 euro ai redditi più bassi “con un carico fiscale di questa portata sarà difficile rilanciare i consumi delle famiglie”.

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