Oggi Pianura scende in piazza per il 14enne seviziato
Mentre migliorano le condizioni dell'adolescente seviziato ieri a Napoli in un autolavaggio del quartiere Pianura da un gruppo di ragazzi, migliaia di persone indignate dall'episodio di insensata crudeltà si sono attivate per organizzare una manifestazione di protesta contro la violenza. La fiaccolata, che vuole essere anche un gesto di solidarietà e vicinanza alla famiglia del ragazzo, si terrà oggi 11 ottobre alle 17.00 in Via Padula, davanti alla Pompa di Benzina dove è avvenuto il fatto nel quartiere di Pianura.
L'iniziativa, promossa attraverso una pagina Facebook, sembra stemperare il clima di tensione nel quartiere, profondamente scosso dall'episodio di cui è rimasto vittima il ragazzo, ora ricoverato in ospedale con gravi lesioni all'intestino e reduce da un delicato intervento chirurgico. Nel reparto, accanto a lui c'e ora la sua famiglia: sua madre e suo padre, che ha indossato la maglia preferita del ragazzo con la scritta: "Lunga vita al mio nemico, affinché possa assistere al mio successo" (foto).
I genitori del giovane, già scossi dalle gravissime condizioni in cui versa il figlio, si sono scontrati ieri con i genitori del ventiquattrenne fermato per tentato omicidio, autore materiale degli atti di sevizie. "Era solo un gioco" ha cercato di difenderlo la madre dell'aggressore. "Potevano ucciderlo" ha replicato la madre del quattordicenne, dal capezzale del figlio. Intanto si moltiplicano sulla pagina dedicata alla fiaccolata i messaggi di solidarietà per la famiglia e di sdegno per la crudele aggressione da parte. Scrive l'ex assessore comunale Pina Tommasielli: "Pianura non si abitua all'orrore. I pianuresi lanciano una sfida ai media: accendete i riflettori su un quartiere che alza la testa contro il degrado e contro la violenza".
Sono ancora in corso gli accertamenti delle forze dell'ordine, tuttavia, le indagini non possono ancora contare una testimonianza diretta dei fatti. "Stamattina – dichiarano Francesco Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli, conduttore de La Radiazza – abbiamo scoperto tramite i militari della compagnia di Bagnoli che nessuno ha visto nulla o denunciato qualcosa sull'accaduto. A quanto pare in queste occasioni i testimoni non abbondano".
